29-05-2018 ore 14:43 | Economia - Aziende
di Rebecca Ronchi

Cambiamenti climatici, api in crisi. Coldiretti: ‘miele lombardo, il guaio degli sbalzi termici’

Fino al 50% in meno nella produzione delle prime varietà di miele, dall’acacia al tarassaco. È quanto emerge da un monitoraggio della Coldiretti Lombardia sugli effetti del maltempo nelle campagne. Le violente precipitazioni e gli sbalzi termici stanno mandando in tilt le api costrette a lavorare a singhiozzo.

 

Oltre 140 mila alveari

“Una situazione che rischia di compromettere in partenza il lavoro di circa cinquemila apicoltori, tra professionisti e hobbisti. Nella nostra regione – spiega Ettore Prandini, presidente di Coldiretti Lombardia – si trovano oltre 140 mila alveari e una popolazione stimata di più di 4 miliardi di api”.

 

Dall’acacia al rimo e rosmarino

La loro difficoltà è un indicatore dei cambiamenti climatici in atto. La natura viene sconvolta da sfasamenti stagionali. In Italia esistono più di 50 varietà di miele: dall’acacia al millefiori, da quello di arancia a quello di castagno, dal miele di tiglio a quello di melata. E ancora lavanda, timo e rosmarino. Nelle campagne italiane ci sono 1,2 milioni gli alveari curati da 45.000 apicoltori tra hobbisti e professionali con un valore stimato in più di 2 miliardi di euro per l’attività di impollinazione alle coltivazioni.

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