29-03-2021 ore 15:30 | Economia - Sindacati
di Claudia Cerioli

Fials: 'il Governo rivede il ruolo dell’operatore socio sanitario nell'equipe di assistenza'

“L’operatore socio-sanitario ha una sua dignità di ruolo e professione, e come tale deve essere valorizzato all'interno dell'equipe”. Con questa dichiarazione, il segretario nazionale Fials Giuseppe Carbone si dichiara soddisfatto di quanto approvato dal decreto Boldrini sul riordino figura dell'operatore socio-sanitario. Figura che risponde ai nuovi bisogni di salute del cittadino. “L’emergenza pandemica ha stravolto i paradigmi della società, dell'economia e soprattutto della sanità, evidenziando quanto sia importante la collaborazione tra tutti gli stakeholder della salute. I professionisti hanno dimostrato il loro peso per la tenuta del sistema sanitario nazionale. Ora sta al Governo e alla parte politica, ricambiare l’impegno”.

 

Formazione annuale

Un primo passo, poi disatteso, è stato fatto con la legge Lorenzin, che ha inserito la figura nell’area socio-sanitaria, anzichè nel ruolo tecnico. Questo decreto dà all'oss la dignità di un percorso formativo uniforme a livello nazionale, l'opportunità e il dovere di avere una formazione continua per l'aggiornamento delle proprie conoscenze. In questa direzione si introduce l’obbligo di svolgere una formazione annuale di almeno quindici ore.  Certamente la valorizzazione di questo profilo non deve essere in alcun modo utilizzata come sostituto di altri professionisti sanitari, per una mera causa economica o per la grave carenza di personale dettata da scelte politiche degli ultimi anni. A venti anni dalla sua istituzione, l’operatore socio-sanitario è divenuto un profilo importante all'interno dell'equipe sanitaria di tutti i luoghi di cura. L’organizzazione multiprofessionale e l’attività integrata sono lo strumento vincente per valorizzare competenze, conoscenze e abilità di ogni figura professionale per una sanità che metta davvero al centro la persona.

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