28-08-2020 ore 15:30 | polocosmesi
di Lisa Dansi

Polo Cosmesi. Il mondo dell'automazione, dagli effetti del Covid19 all'Ipack Ima 2022

Il Polo della Cosmesi ha deciso di dedicare un ampio speciale al mondo dell’automazione industriale. Un comparto che, tra imprese di dimensioni industriali e realtà con caratteristiche artigianali, rappresenta uno dei settori industriali italiani più vitali e più rappresentativi del Made in Italy. Un mondo che raggruppa costruttori di macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio, soluzioni di processo, robotica, automazione ma anche materiali di imballaggio sempre più determinanti in un’ottica di sostenibilità. L’eccellenza delle aziende italiane risiede nella grande competenza tecnica, nella capacità innovativa, nell’alto livello di personalizzazione e nel servizio di assistenza post-vendita, ma c’è anche un discorso di filiera integrata e di specializzazione.

 

Gli effetti della pandemia sul settore

La presenza nel comparto di grandi gruppi e di piccole e medie imprese fortemente specializzate garantisce, infatti, un’offerta in grado di sodisfare le esigenze dei clienti in tutto il mondo. E i dati sull’export, che per queste aziende vale in media l’80%, la dicono lunga sul valore dell’industria italiana sul mercato internazionale. Nonostante l’elevata competitività delle nostre imprese e la leadership mondiale, gli effetti della pandemia si sono riflettuti anche su questo comparto che, nel 2020, ha subito un brusco rallentamento. Le aspettative sono di una ripresa già a partire dai primi mesi del 2021, per arrivare ai livelli pre-covid con l’inizio del 2022, ma le incognite che pesano sul settore – e più in generale sull’economia mondiale - sono molte. Sul tema il Polo della Cosmesi ha intervistato Rossano Bozzi (nella foto a lato), ad di Ipack Ima srl, organizzatore della manifestazione di riferimento per il processing, packaging e l’automazione industriale.

 

Gli effetti della pandemia hanno interessato anche i settori del processing, packaging e automazione industriale?

Sì ed era inevitabile. Anche se parliamo di un comparto solido, gli effetti del lock down e, più in generale, del rallentamento economico a livello globale conseguente alla diffusione della pandemia da Covid19 non hanno risparmiato il settore delle tecnologie per il processing, packaging e automazione industriale. Se guardiamo per esempio al comparto del packaging, secondo il Centro Studi Ucima (Mecs) i primi sei mesi del 2020 registrano un fatturato in calo del 17,1%, combinazione di una contrazione del 31% sul mercato domestico e di un rallentamento del 13,7% sui mercati internazionali. Risultano in diminuzione anche i dati relativi alla raccolta ordini: il dato cumulato dei primi sei mesi del 2020 registra infatti una contrazione dell’8,4% (-2,3% sul mercato domestico e -10,9% sull’export)”.

 

Facciamo un passo indietro e torniamo al 2019. Qual era lo status del comparto?

In crescita, soprattutto la business community “beauty & personal care”. Dai dati dell’Ipack Ima Business Monitor, l’osservatorio di Ipack Ima sviluppato in collaborazione con Mecs, il “beauty&personal care” nel 2019, in Italia, era il segmento con il maggior tasso di crescita con un +10,3%. Anche l’export perfomava molto bene con una crescita del +10,1%”.

 

Il Covid ha causato una brusca frenata nel settore, tuttavia le previsioni sono di una ripresa della domanda nel 2021 e di un ritorno ai livelli pre-Covid nel 2022…

Sì è così. La situazione è ancora incerta, tuttavia ci aspettiamo una ripresa della domanda con un rimbalzo nel secondo trimestre del 2021 ed un ritorno ai livelli pre-COVID con una crescita strutturale nella prima parte del 2022. Secondo il nostro osservatorio, la necessità di implementare sistemi produttivi sempre più automatizzati e la digitalizzazione saranno alcuni dei principali driver di sviluppo, in particolare per il settore cosmetico”.

 

L’automazione e il packaging sono fiori all’occhiello dell’industria italiana, che si contende il primato internazionale con i costruttori tedeschi. Oltre il 50% delle macchine automatiche per il confezionamento e l’imballaggio vendute nel mondo sono italiane e tedesche. Quali sono i plus distintivi della produzione Made in Italy?

Le tecnologie Italiane si sono guadagnate la leadership a livello internazionale e rappresentano, con l’industria tedesca, l’eccellenza produttiva a livello globale. In termini di volumi, l’industria italiana delle macchine per il packaging ha consolidato nel 2019 un fatturato di oltre 8 miliardi di euro, con un export pari al 79%, in aumento del 2,3% rispetto al 2018. L’industria italiana del packaging è leader mondiale, con una quota del mercato internazionale attorno al 27%, e nel 2019 ha superato la Germania storico leader del comparto. E’ un grande risultato se si pensa che questi due paesi insieme esportano la metà delle macchine automatiche mondiali. Il vantaggio competitivo che l’industria italiana ha saputo consolidare, nel nostro come in altri settori, risiede nella grande competenza tecnica ma, soprattutto, nella capacità di innovare personalizzando le soluzioni tecnologiche sulle esigenze del cliente”.

 

È vero che anche nel mondo dell’automazione industriale Made in Italy esiste, come in molti altri settori, una logica di filiera produttiva integrata?

Assolutamente sì. Come in molti settori produttivi, come la cosmetica o il comparto farmaceutico per esempio, la logica di filiera produttiva integrata si è dimostrata vincente rappresentando un ulteriore elemento distintivo per l’industria italiana. Lo si è visto anche in questi difficili mesi di pandemia. Ed è proprio l’approccio di supply chain integrata che cerchiamo di rappresentare con Ipack Ima, l’appuntamento per le tecnologie di processing, packaging e automazione in programma dal 3 al 6 maggio 2022 a Rho-Fiera Milano”.

 

Ci può anticipare qualcosa sulla prossima edizione di Ipack Ima?

Ipack Ima rappresenterà un momento unico per l’industria cosmetica che guarda all’automazione dei processi produttivi con crescente interesse. Sostenibilità ed economia circolare saranno i temi centrali di Ipack-Ima, che riflette la capacità dell’industria di combinare innovazione e attenzione per una catena produttiva responsabile. In tema di digitalizzazione, a breve lanceremo “My Ipack Ima”, il tool di business matching che si pone come obiettivo quello di agevolare l’incontro tra domanda e offerta. Non mancheranno eventi dedicati alle singole business comunity e, in particolare, al beauty&personal care”.

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