28-06-2019 ore 12:41 | Economia - Associazioni
di Giovanni Colombi

Coldiretti Lombardia. Nel Cremonese primi danni nei campi a causa del caldo torrido

Negli ultimi giorni, a causa dell'ondata di caldo africano, si contano i primi danni nelle campagne lombarde dove tra Cremona e Mantova bruciano frutta e verdura pronte per la raccolta. E’ quanto emerge dal monitoraggio della Coldiretti Lombardia che sottolinea come le alte temperature abbiano provocato in alcune aziende perdite dal 10% al 30% del raccolto. Dalle angurie che mostrano evidenti segni di scottature con sfregi bianchi sulla buccia, ai peperoni ustionati con macchie marroni che li rendono invendibili.
 

L'irrigazione dei campi
“Con il grande caldo – chiarisce la Coldiretti - nelle campagne gli agricoltori sono costretti a ricorrere all’irrigazione di soccorso per salvare le coltivazioni in sofferenza per le alte temperature, dagli ortaggi al mais, dalla soia al pomodoro. Questo intervento è importante soprattutto per far sopravvivere le piantine piccole che non avendo radici sviluppate non riescono a raggiungere lo strato umido del terreno poiché lo sbalzo improvviso della temperatura tende a formare una crosta in superficie. Al momento non c’è allarme siccità poiché le riserve di acqua sono per ora garantite grazie alle precipitazioni del mese di maggio come dimostrano i grandi laghi che hanno un grado di riempimento pari al 78% in quello di Como al 92%, il Maggiore e fino al 96% per il Garda mentre il fiume Po al Ponte della Becca si trova ad un livello di poco più di mezzo metro al di sotto dello scorso anno”.

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