27-09-2016 ore 11:38 | Economia - Mercati
di Gianni Carrolli

Coldiretti. A scuola di vini lombardi: 7 tappe nei mercati per scoprirne segreti e sapori

Ha riscosso successo il tour di Coldiretti terminato domenica a Rivolta d’Adda. Sette tappe – da Tirano a Brescia, passando per Curtatone, Milano, Pavia e Mortara – all’insegna della scoperta del vino made in Lombardia e della sua produzione, per un’iniziativa che da giovedì 22 a domenica 25 settembre ha coinvolto i mercati Campagna amica proponendo workshop e degustazioni guidate con gli agri sommelier.

 

Paesi, vini e incontri

Ad ogni tappa è stata abbinata una particolare varietà di vino: mentre in provincia di Sondrio i protagonisti sono stati i vini della Valtellina, a Curtatone (Mantova) è stato il Lambrusco a far lavorare le papille. Differente il programma di Milano – mercato in via Ripamonti – con degustazioni guidate e risotto all’uva a sostegno delle popolazioni terremotate. Le eccellenze locali sono state di casa ai mercati di Pavia e Mortara, mentre a Brescia spazio alle degustazioni più varie e agli incontri con gli esperti.

 

La tappa rivoltana

Tappa finale del tour a Rivolta d’Adda, domenica 25 settembre, in piazza Vittorio Emanuele. Il mercato di Campagna Amica ha legato la Giornata del vino alle iniziative benefiche in aiuto alle comunità colpite dal terremoto. Durante la mattinata, degustazioni di vini proposti da un’azienda dell’Oltrepò Pavese, con raccolta fondi destinati alle popolazioni terremotate, insieme alla vendita della caciotta della solidarietà, giunta dal Centro Italia, fatta con il latte raccolto negli allevamenti danneggiati dal sisma.

 

I territori vinicoli

“In Lombardia – spiega Coldiretti Lombardia – ci sono oltre 20 mila ettari a vigneto dei quali 17.500 sono dedicati a produzioni di qualità Doc, Docg e Igt. Le province più vinicole sono Pavia e Brescia, che da sole rappresentano i due terzi delle superfici vitate regionali e il 70% delle oltre tremila aziende agricole lombarde. A seguire si trovano Mantova, Sondrio, Bergamo, Milano e Lodi (con le colline fra San Colombano e Graffignana), ma zone viticole con piccole produzioni si stanno sviluppando anche fra Como, Lecco e Varese. L’intera filiera, fra occupati diretti e indiretti, temporanei e fissi, offre lavoro a circa 30 mila persone in Lombardia e la produzione genera un export di circa 280 milioni di euro all’anno”.