27-05-2020 ore 18:28 | Economia - Associazioni
di Andrea Galvani

Sindacati militari, il progetto di legge ottiene il via libera della Commissione Difesa

La Commissione Difesa della Camera ha approvato tutti gli articoli del progetto di legge sulle associazioni professionali di militari a carattere sindacale. Fortemente voluto dal ministro Lorenzo Guerini è composto da 19 articoli. Come spiega il sottosegretario di Stato alla Difesa, Giulio Calvisi, “disciplinano i principi generali, le competenze, lo svolgimento delle attività e le limitazioni delle associazioni militari nell’esercizio delle loro funzioni. Un ringraziamento, oltre alla maggioranza e alla relatrice Emanuela Corda, va a tutte le forze di opposizione per la collaborazione e il confronto nel merito”.

 

Associazioni sindacali

“L’approvazione degli articoli di questo progetto di legge muove dalla sentenza della Corte Costituzionale 120/2018 che riconosceva ai militari il diritto di costituire associazioni professionali a carattere sindacale, alle condizioni e con i limiti fissati dalla legge. Rispetto al testo approdato in Aula nel maggio 2019 e rinviato nuovamente in Commissione, nella stesura finale sono state apportate rilevanti modifiche, scaturite dalle audizioni del mondo militare di autorevoli giuristi e dei rappresentanti dell’associazionismo sindacale”.

 

Le principali innovazioni

“I militari possono costituire associazioni professionali a carattere sindacale non solo per singola Forza armata o Forza di polizia ad ordinamento militare, ma anche a livello interforze. È stata rivista la procedura del preventivo assenso ministeriale per la costituzione delle associazioni. Si introduce solamente un obbligo di comunicazione e deposito dello Statuto, per il quale verrà disposta una verifica dei necessari requisiti di legge per la successiva iscrizione all’albo delle associazioni e per lo svolgimento delle attività disciplinate dalla legge”.

 

Iscritti e permessi

Come spiega Calvisi “sono state riviste al ribasso le percentuali per la costituzione delle associazioni: esse dovranno raggiungere un numero di iscritti almeno pari al 4 per cento della forza effettiva complessiva della Forza armata o della Forza di polizia ad ordinamento militare. Le associazioni professionali interforze dovranno avere una rappresentatività in misura non inferiore al 3 per cento della forza effettiva. Importante la modifica che consentirà ai rappresentanti delle associazioni di ottenere distacchi e permessi sindacali retribuiti nonché permessi e aspettativa sindacale non retribuiti ai fini dello svolgimento dell’attività sindacale”.

 

Sciopero o iniziative politiche

Resta esclusa dalla competenza delle associazioni “la trattazione di materie afferenti all’ordinamento militare, all’addestramento, alle operazioni, al settore logistico-operativo, al rapporto gerarchico-funzionale, nonché all’impiego del personale in servizio”. Ribadito anche “il divieto di proclamare lo sciopero e quello di promuovere iniziative di organizzazioni politiche”. La giurisdizione sulle controversie “è affidata al giudice amministrativo, con rito abbreviato e con l’esplicita previsione di un versamento da parte del ricorrente, indipendentemente dal valore della causa, del contributo unificato di importo fisso”. Prevista anche “l’istituzione presso il Ministero della Difesa della commissione centrale di conciliazione per la risoluzione in via bonaria delle controversie relative a condotte antisindacali consistenti in diniego ingiustificato dei diritti e delle prerogative sindacali”.

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