25-10-2018 ore 19:41 | Economia - Associazioni
di Ilaria Bosi

Blocco diesel Euro 3, sono coinvolti 160 mila veicoli in Lombardia, la Cna chiede deroghe

Il Piano aria prevede che dall’1 ottobre al 31 marzo di ogni anno, i diesel Euro 3 non potranno circolare, dal lunedì al venerdì dalle 7.30 alle 19.30. Dopo quattro giorni di superamento consecutivo delle soglie anche i veicoli euro 4 dovranno fermarsi. Per la Cna, “pur concordando sulla necessità di porre rimedio al perdurante stato di inquinamento dell'aria in pianura Padana, la decisione assunta dalle regioni Lombardia, Emilia Romagna, Piemonte e Veneto, rischia di mettere in forte crisi molti imprenditori, commercianti ed autotrasportatori”.


Coinvolti 160 mila veicoli lombardi

“I provvedimenti hanno un forte impatto sulle aziende, coinvolgono un parco veicolare che, ancora oggi, risulta essere il più vasto (euro 3 ed euro 4) tra quelli indicati come inquinanti. Significa, solo in Lombardia, sostituire in un colpo solo 160 mila veicoli commerciali inquinanti con altrettanti ad impatto zero. Posto che non esiste una tale disponibilità di veicoli, il rischio è che l'unico effetto che tale provvedimento potrà avere, è quello della chiusura di migliaia di attività artigiane e di servizio”.

 

Graduale sostituzione dei mezzi

Secondo Alfredo Bruneri, responsabile regionale Cna Fita “serve una immediata rimodulazione degli interventi. Bisogna raggiungere gli obiettivi posti dalle regioni nel rispetto della salvaguardia ambientale e del diritto al lavoro. Consentire alle aziende di continuare ad essere operative anche nelle città soggette al provvedimento adottando poche deroghe, ed in modo omogeneo, per poi permettere la graduale sostituzione dei mezzi nei tempi e nelle modalità adeguate con adeguate risorse disponibili."


Interventi urgenti di deroga”

"Soprattutto per le imprese che svolgono attività di servizio ai cittadini e alla comunità, correlati a reperibilità e manutenzione di immobili o impianti, trasporto merci in conto terzi, lavoratori residenti in luoghi non serviti da mezzi pubblici servono interventi urgenti di deroga. Anche il Comune di Cremona - conclude Bruneri - deve porre questo obiettivo. Concedere deroghe come i comuni del Veneto hanno già fatto, per le riparazioni o gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria nelle abitazioni del perimetro vietato e per le consegne urgenti così come era per il 2017, è un provvedimento indispensabile e, responsabilmente, nelle disponibilità dell'amministrazione comunale”.

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