25-02-2015 ore 10:35 | Economia - Mercati
di Stefano Zaninelli

Linea Group Holding. La società prepara la quotazione in Borsa. Riccaboni: “una opportunità per i Comuni del Cremasco”

“Credo nella diminuzione del perimetro dello Stato, dell’ingerenza della politica all’interno della sfera economica e del controllo dei partiti sulle società pubbliche. Il pubblico deve esercitare la funzione di controllore, al contempo non mi spaventa il fatto che un servizio possa essere gestito da società private”. Così Paolo Riccaboni, sindaco di Spino d’Adda, commenta la probabile quotazione in borsa di Lgh, rispetto alla quale di dice “assolutamente a favore”.

 

L’uguaglianza dei soci

“È molto sfaccettata – aggiunge Riccaboni – la compagnie che detiene le quote di Linea Holding: di queste, il 9% è nelle mani dei comuni cremaschi, una quota che conta davvero poco. Quello che si chiede a Lgh è che in caso di approdo in borsa tutte le quote abbiano la stessa considerazione: si dia la possibilità a qualunque socio di partecipare a quell’ammontare, oggi fissato al 40%, che si intende quotare in borsa. I comuni che detengono un minore pacchetto devono avere la stessa dignità dei Comuni maggiori”.

 

Percorso virtuoso

Il passaggio ai listini di borsa, secondo Riccaboni, “rientra in un percorso virtuoso che negli ultimi 2 anni ha portato alla riduzione significativa della galassia di soggetti sotto il cappello di Lgh. Questo si è tradotto anche con una diminuzione del numero di membri di ogni consiglio d’amministrazione. Linea Group, oggi, è la seconda multiutility in Lombardia ed una delle poche, nelle prime 10 italiane, a non figurare sui listini di borsa. Il lancio sui mercati finanziari è un’opportunità per tutti i Comuni del cremasco”.   

 

Il ruolo di controllo

Quello della perdita di potere del pubblico all’interno dei capitoli di Lgh “non è più un tema: nei comuni, per fare un esempio, abbiamo già deliberato per la gara ad evidenza pubblica in tema di igiene ambientale, che verrà aggiudicata dal migliore offerente. All’ente locale – conclude il primo cittadino di Spino d’Adda – spetta il controllo delle condizioni per cui il servizio è stato assegnato: deve far valere il suo status di datore del servizio, questo è il suo ruolo”.

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