25-01-2020 ore 12:30 | confartigianato
di Giovanni Colombi

Confartigianato Crema e Anap. Parliamo di successioni con il dottor Montrucchio

Nel convegno dello scorso novembre organizzato dalla Confartigianato Imprese Crema, in collaborazione con il Gruppo Territoriale Anap di Crema e l’Agenzia Allianz di Piazza Premoli, era stato proposto un tema di grande attualità che ha affrontato le tematiche legate all’ambito successorio ed ai problemi che deriverebbero in caso di mancata o non corretta pianificazione. Relatore dell’incontro era stato il dottor Davide Montrucchio, tributarista, titolare e fondatore dello Studio Montrucchio Capello di Torino, con sedi secondarie a Milano e Genova.

La successione

Alla luce del positivo esito dell’incontro, del grande interesse suscitato e delle numerose richieste di approfondimento raccolte in queste settimane, abbiamo chiesto al dottor Montrucchio di ritornare sull’argomento per chiarire ulteriormente i concetti principali. “Troppo spesso a seguito di un lutto le famiglie sono oppresse da una serie di obblighi e complicazioni burocratiche che si sommano al dolore per la perdita subita. Pianificare un’eredità significa pensare a quali azioni intraprendere per far sì che i beni che abbiamo accumulato nel corso di una vita, tanti o pochi che siano, vengano trasmessi alle persone più care nel modo più efficiente possibile, evitando problematiche a chi verrà dopo di noi. E’ un tema delicato, troppo spesso pervaso da un’aura di tipica scaramanzia italica. La cultura stessa della successione e del trasferimento della ricchezza da una generazione all’altra è poco diffusa”.
 

Il Codice civile

“La società odierna – prosegue Montrucchio - è cambiata da quando nacque il codice civile così come lo conosciamo oggi, nel 1942; le famiglie vivono dinamiche molto diverse; sono state introdotte le unioni civili; i figli spesso si trasferiscono e vivono all’estero. Secondo recenti studi solo una piccola percentuale dei soggetti che vengono a mancare affida le proprie volontà allo strumento testamentario, lasciando invero che sia il codice civile a decidere le percentuali in base alle quali i beni saranno suddivisi. Il codice opera in modo matematico, assegnando a ciascun erede una determinata porzione, in comunione con gli eventuali altri eredi. Quando però si è in più persone a decidere su un unico bene possono nascere dissidi che sfocerebbero inevitabilmente in contenziosi con conseguenti tempi e costi decisamente elevati. Spesso, rimandare anche solo il pensiero su questi aspetti è dovuto al fatto che non sappiamo bene come affrontare il tema dell’eredità. La norma di per sé non basta a garantire la pace e la serenità in un momento così difficile. Serve una guida, un consulente che possa guidare le famiglie in questo particolare percorso, evidenziando tutti gli aspetti e le possibili conseguenze di ogni scelta”.

La sede di Confartigianato Crema (© Cremaonline.it)

L'importanza di pianificare

Entrato più nello specifico Davide Montrucchio ha quindi aggiunto: “L’importanza di pianificare ha evidenti riflessi nella vita quotidiana di tutti noi, basti pensare a quante volte - a conoscenti o parenti - è capitato di avere il conto corrente bloccato a seguito di un decesso, oppure ad intere famiglie che si sono devastate per questioni di principio. Se un testamento è stato redatto male od in modo approssimativo è possibile che si debba giungere ad un contenzioso legale che potrà durare anni. Molte aziende hanno dovuto chiudere i battenti - lasciando a casa i dipendenti - perché non era stato pianificato bene il passaggio generazionale della ditta. Tutti gli imprenditori, anche quelli più piccoli, hanno una responsabilità morale nei confronti delle persone che lavorano in seno alla propria azienda e per le loro famiglie”. In riferimento agli strumenti da poter utilizzare, il professionista ha quindi chiarito: “Il testamento dà la possibilità di lasciare un segno indelebile di quelli che sono i propri desideri, permeando di vita le fredde quote indicate dalla norma, ma è solo uno degli strumenti a cui possiamo rivolgerci; ne esistono moltissimi, quali, a titolo indicativo, le polizze vita, le donazioni (nelle diverse declinazioni), i patti di famiglia, i trusts, gli affidamenti fiduciari, etc. Una vecchia pubblicità recava il motto ‘prevenire è meglio che curare’; in questo caso diventa fondamentale per evitare di disperdere inutilmente risorse e denari”.
 

Perché quindi è necessario pianificare la successione?
“Le riposte a questa domanda possono essere molteplici, ma fondamentalmente le motivazioni che spingono a pianificare il passaggio generazionale sono le seguenti: voler disporre in maniera autonoma dei propri beni; voler evitare contrasti tra gli eredi; voler assicurarsi che i beni vadano in successione a persone a noi care e non ad altri soggetti; voler alleggerire il carico fiscale e gli adempimenti a carico degli eredi; voler trasmettere l’azienda garantendone la continuità. Un testamento può essere redatto da chiunque e può risolvere molti problemi se scritto bene. Pochi sanno che, se non si hanno figli, in caso di morte di uno dei coniugi, sono eredi del defunto l’altro coniuge ed i famigliari di quest’ultimo (i suoi fratelli e sorelle nonché, se viventi, i suoi genitori). Pertanto, in assenza di testamento, la casa di proprietà non sarà devoluta solo al coniuge ma anche ai fratelli e sorelle del defunto. Se invece avesse fatto testamento, avrebbe potuto lasciare tutto al marito od alla moglie superstite. In base alla recente normativa, poi, anche ai contraenti delle unioni civili sono stati riconosciuti gli stessi diritti successori delle coppie unite in matrimonio. Pertanto, anche in assenza di testamento, il partner è qualificato erede dalla stessa legge. Non potrà invece rivestire tale qualità il convivente di fatto che, seppure riconosciuto dalla legge sotto diversi profili, non è stato ritenuto meritevole dei diritti successori”.

Per informazioni

Al fine di dare la possibilità di approfondire ulteriormente questi delicati quanto importanti temi, il dottor Davide Montrucchio ha dato la sua disponibilità ad essere presente prossimamente presso la sede della Confartigianato Imprese Crema per incontrare quanti avessero problematiche successorie da affrontare. Chi fosse interessato può fin da ora contattare la segreteria della Confartigianato Crema (Via IV Novembre n. 121/123 – tel. 0373/87112) per fissare l’appuntamento a cui farà seguito comunicazione dettagliata con data e ora dell’incontro.

 

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