24-10-2021 ore 15:18 | Economia - Sindacati
di Ilaria Bosi

Fnp Cisl: a rischio gli assegni d’invalidità. In Lombardia interessate 400 mila persone

La segreteria lombarda dei pensionati Cisl è preoccupata dopo i solleciti dell’Inps a  coloro che non hanno trasmesso la documentazione utile per il calcolo del diritto all’invalidità.  In pratica, i pensionati possessori di assegni per invalidità civile, sono tenuti a comunicare all’ente previdenziale ogni anno i propri redditi tramite modello RED o 730, pena la sospensione temporanea del trattamento relativo allo stato di invalidità. In Lombardia sono interessate poco meno di 400 mila persone, a vario titolo percettrici di assegni relativi alla diversa percentuale di invalidità.

 

Aiuti dal sindacato

“L’erogazione delle prestazioni – precisa il sindacato -  sarà ristabilita solo dopo che il beneficiario della pensione avrà comunicato all’Istituto i redditi mancanti presentando domanda di ricostituzione reddituale. Per non incorrere alla sospensione  momentanea o definitiva dei trattamenti in atto, è possibile rivolgersi e utilizzare tutta l’assistenza offerta dagli operatori del patronato Inas-Cisl, in quanto soggetti abilitati a tale tipo di attività”. Nel caso in cui l’assegno venga bloccato, i percettori avranno 120 giorni di tempo per comunicare i redditi mancanti relativi agli anni dal 2017 al 2021. Trascorso tale termine la prestazione sarà definitivamente revocata e saranno recuperate le erogazioni non dovute. In questa fase - continua la la Fnp Cisl Lombardia, “non sono interessate le pensioni riconosciute a soggetti sottoposti ad amministrazione di sostegno o con rappresentante legale o con tutore che non abbiano comunicato i redditi. In questo caso, le comunicazioni di sospensione delle prestazioni saranno trasmesse nei primi mesi del 2022”.

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