24-09-2021 ore 14:00 | polocosmesi
di Lisa Dansi

Polo della Cosmesi. Il packaging cosmetico: un'eccellenza Made in Italy

Il cambiamento nelle abitudini e nell’approccio al consumo conseguente alla pandemia ha interessato anche il mondo beauty e il packaging. I “nuovi” mantra sono sicurezza, sostenibilità, tecnologia: il packaging 4.0 deve ridurre al minimo le contaminazioni, dev’essere facilmente veicolato lungo la corretta catena del riciclo una volta che il prodotto è esausto e, al contempo, essere all’avanguardia.

 

Touchless®: sicurezza e sostenibilità firmate Lumson

L’innovazione che sposa sicurezza, design e sostenibilità. È l’identikit dei sistemi Touchless®, simbolo dell’expertise industriale e tecnologica di Lumson. Già pioniera nella produzione di sistemi airless, l’azienda ha recentemente rinominato questa categoria con il trademark Touchless®, poiché si basa su 4 elementi-chiave: 1) inviolabilità della formula contenuta all’interno; 2) impiego di un sistema brevettato di chiusura ermetica HSCS - Hermetic Snap Closure System, posto tra il sistema di erogazione e il contenitore con pouch, per proteggere la formula dalla contaminazione da agenti esterni; 3) uso di materiali sostenibili come vetro, plastica e alluminio e la 4) possibilità di separare i differenti materiali a fine vita. I sistemi Touchless®, con le loro caratteristiche, ben rappresentano la sostenibilità secondo Lumson: non solo un traguardo, ma un percorso che interessa la produzione, il prodotto e il processo. Un percorso che coinvolge l’intera filiera produttiva e il processo produttivo: dal design del prodotto alla scelta dei materiali, dall’utilizzo di risorse rinnovabili nella produzione alla gestione virtuosa del fine vita per ridurre la quantità di rifiuti ed evitare inutili sprechi.

 

Project Packaging, la sostenibilità anche nel blister

Che la sostenibilità sia un processo che deve coinvolgere il processo e il prodotto e deve interessare l’intera supply chain è opinione condivisa anche da Marco Pedrini, fondatore di Project Packaging, che ha investito in un macchinario per la realizzazione di blister in cartonato: una perfetta alternativa green ai tradizionali blister e astucci in materiale termoplastico. Il macchinario sarà operativo a brevissimo, permettendo così all’azienda di Campagnola Cremasca, specializzata nel confezionamento conto terzi per la cosmesi e per altri settori, di diventare una delle poche aziende in Italia a poter offrire ecoblister. L’obiettivo non è solo offrire un’alternativa green ai clienti attuali, ma attirarne di nuovi supportandoli in un percorso di sostenibilità che vede un confezionamento secondario più rispettoso dell’ambiente. Ma il blister in cartonato 100% ecologico non è sola iniziativa sostenibile dell’azienda: Project Packaging da tempo lavora su un percorso di CSR che vede al centro le persone, i prodotti e i processi. Perché un conto è voler crescere, ma molto diverso è farlo ponendo attenzione alla sostenibilità nella sua interezza.

1220