24-06-2021 ore 13:38 | polocosmesi
di Lisa Dansi

Cosmesi. Il mercato Beauty & Personal Care toccherà quota 616B di dollari entro il 2025

Molto, anzi moltissimo. Si stima che il mercato Beauty & Personal Care (B&PC) nei prossimi 5 anni raggiungerà i 616B di dollari, con un tasso di crescita annuo (CAGR) del +5%. A rivelarlo è Growth Capital, advisor specializzato in operazioni di finanza straordinaria, che di recente ha pubblicato un interessante report sul mercato. A livello globale, l’Asia è il mercato più rilevante per i prodotti B&PC (38%), seguita dall’Europa (24%) e dagli USA (18%). Anche le stime di crescita per i prossimi 5 anni (2020-2025) vedono sul gradino più alto del podio l’Asia, con una crescita del +6,1%, seguita dagli USA con un +4,6% e dall’Europa con +3,6%. In Europa, i mercati beauty più sviluppati sono Germania ($14,9B), UK ($12,9B) e Francia ($12,5B). Italia e Spagna, che valgono rispettivamente $8,85B e $6,21B, sono comunque dei mercati appetibili, in quanto penetrabili senza la necessità di ingenti investimenti in marketing.

 

Volano i cosmetici, +6.4%

Nel grande mercato dei prodotti Beauty & Personal Care, il Cura Persona (che comprende i prodotti destinati all’igiene personale, come shampoo e gel doccia) con un valore di 215B di dollari, nel 2020, e una quota di mercato del 45% è senz’altro il segmento più rilevante. Con stime di crescita del +4,5%, il Personal Care dovrebbe raggiungere i 268B di dollari nel 2025. Crescita stimata del +5,2% per il Cura della Pelle (cosmetici per la cura e la protezione della pelle, come creme viso e lozioni), che rappresenta il 27% del mercato e attualmente vale 169B di dollari. I veri protagonisti nei prossimi anni saranno i Cosmetici, come rossetti, trucco occhi e viso, che sebbene rappresentino “solo” il 18% del mercato, nei prossimi 5 anni cresceranno del +6,4% fino a raggiungere i 118B di dollari nel 2025.

 

Trend di mercato

Il report si sposta poi sull’analisi dei trend che dominano il mercato BPC, identificando tre filoni: crescita dell’e-commerce; offerta sempre più personalizzata; ascesa delle beauty boxes.

Boom dell'e-commerce

Non è un mistero che la pandemia abbia fatto da forte acceleratore per la crescita degli acquisti online, soprattutto nelle economie sviluppate: in Gran Bretagna l’e-commerce interessa il 96% della popolazione, il 92% in Germania e l’85% negli USA. Il mercato BCP non è rimasto immune da questo fenomeno, trainato anche dai media digitali che svolgono un’importante azione di influenza sugli acquisti beauty. Al primo posto tra i paesi più orientati al digitale troviamo la Germania con un valore pari a 4,6B di euro e un CAGR pari all’8,4% per il periodo 2020-2024. Italia e Spagna, i mercati meno digitalizzati tra quelli analizzati, tuttavia vantano il potenziale di sviluppo più interessante e ci si aspetta che il valore degli acquisti online raggiunga i 2B di euro nel 2024, con tassi di crescita rispettivamente del +10,3% e dell’+11,8%.

Approccio data-driven e personalizzazione dell'offerta

Un altro trend di assoluto rilievo che merge dal report è la personalizzazione dei prodotti. Sempre più aziende del comparto BCP utilizzano i dati dei clienti per creare un’offerta mirata e altamente customizzata. Un approccio data-driven è rappresentato dalle beauty box, cofanetti contenenti una selezione di prodotti di bellezza e realizzate spesso con il coinvolgimento diretto degli clienti. Le beauty box hanno fatto la loro comparsa sul mercato statunitense più di dieci anni fa, ritagliandosi un posto di rilievo nel cuore delle donne (che rappresentano il 60% della clientela totale). Secondo Statista, oltre alla possibilità di scoprire nuovi prodotti (52%), tra i principali motivi che spingono verso l’acquisto delle beauty box c’è anche la convenienza (35%): grazie alle box è possibile ricevere direttamente a casa prodotti di alta qualità ad un prezzo scontato. Un esempio illuminante di customizzazione dell’offerta arriva da Birchbox, uno dei top player del mercato delle Beauty box, che è riuscita ad ottimizzare la consegna delle box evitando di mandare allo stesso cliente prodotti non graditi o già inviati, coinvolgendo direttamente gli utenti nella creazione delle stesse.

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