24-04-2020 ore 14:30 | confartigianato
di Giovanni Colombi

Confartigianato Crema. Riaprire in sicurezza estetica e acconciatura, fermare abusivismo

La chiusura delle attività di acconciatura ed estetica, anche se accolta con favore delle imprese del settore nella consapevolezza della criticità della situazione sanitaria, ha provocato con il passare delle settimane, oltre ad un evidente danno economico per le aziende stesse, un disagio crescente tra i cittadini che si sono visti privati della possibilità di fruire di quei servizi di cura della persona utili al mantenimento dello stato di benessere psico-fisico al quale tanta importanza viene attribuita dalla comunità scientifica.

 

Dagli abusivi ai prezzi maggiorati

Un ulteriore effetto di questa situazione ha rilevato Confartigianato Benessere è stato l’incremento del già elevato livello di abusivismo che da sempre affligge il settore, alimentato da soggetti, che già esercitavano l’attività in forma abusiva e che, approfittando della drammatica situazione, hanno continuato ad esercitare presso il proprio domicilio o presso quello del cliente, aggravando le carenze dal punto di vista igienico-sanitario e aumentando il rischio di contagio. Parallelamente a questo, si è anche registrata un’allarmante diffusione di iniziative avviate da produttori/fornitori che offrono prodotti a prezzi maggiorati fino a 10 volte il normale prezzo di vendita. “Tali situazioni devono essere contrastate con decisione attraverso un’intensificazione dei controlli ed un inasprimento delle sanzioni a carico di chi contravviene alle misure di contenimento indicate dal Governo, compresi coloro che fruiscono di servizi erogati abusivamente, – ha sottolineato Roberta Porchera referente cremasca di Confartigianato Benessere – ed attuando un’attenta vigilanza del mercato per evitare iniziative di sciacallaggio a danno degli operatori”.


L'applicazione delle misure igienico-sanitarie

“Alla luce di quanto sopra esposto ed al fine di porre un freno al dilagare di queste pericolose situazioni ad alto impatto economico-sanitario – ha proseguito la rappresentante di estetisti e parrucchieri di Confartigianato Imprese Crema – la nostra Confederazione ritiene opportuno prevedere una riapertura dei saloni di acconciatura e dei centri estetici subordinata all’applicazione di misure di carattere igienico-sanitario, che vadano ad integrare le stringenti disposizioni in materia che gli operatori già rispettano in virtù delle leggi di settore e dei regolamenti regionali e comunali, da individuarsi a livello nazionale onde consentirne l’applicazione omogenea su tutto il territorio”.


La proposta al Governo

“È nostra convinzione che, fermo restando le misure di contenimento previste dalle disposizioni governative integrate dal Protocollo condiviso sottoscritto tra Governo e Parti Sociali – ha concluso Roberta Porchera – le imprese regolari del benessere siano in condizioni di sostenere una riorganizzazione delle attività e una adeguata revisione delle modalità di erogazione dei servizi stessi che consenta di operare in sicurezza, tutelando la salute dei clienti, dei dipendenti e degli stessi imprenditori. A tal riguardo è stata sottoposta al Governo da parte di Confartigianato Benessere la proposta operativa, sotto riportata, che tenendo conto della diversa tipologia dei servizi/trattamenti erogati prevede alcune misure comuni per entrambe le attività ed alcuni accorgimenti specifici per ciascuna categoria”.

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