“Sono decine e decine i vettori che hanno ricevuto verbali di contestazione e che sono supportati dal report dell’impianto satellitare di bordo, che certifica velocità di molto inferiori rispetto a quelle rilevate dall’autovelox di Sesto Cremonese”. A rilevare il problema è la Confederazione nazionale dell’artigianato di Cremona, che spiega come le molte proteste dei trasportatori “insinuano forti dubbi sull’efficienza del sistema installato”.
Cronotachigrafi e affidabilità
La Cna parte da una premessa: “non abbiamo alcuna giustificazione e non intentiamo nessuna difesa d’ufficio per chi supera i limiti di velocità imposti”. Tuttavia, le discrepanze tra quanto rilevato dall’autovelox e dai cronotachigrafi lasciano alcune perplessità, e non certo in merito alla bontà degli strumenti installati sui camion: “ogni anno i cronotachigrafi installati sui camion sono verificati dalle officine sulla base di un’autorizzazione ministeriale e non abbiamo prove che tutte le officine facciano a gara per taroccare gli apparecchi sui camion, rischiando il penale”.
Rilevazioni e responsabilità
Ciò provoca malcontento tra i trasportatori e relazioni non sempre positive con la politica: “abbiamo già avuto modo di modo di far presente al Sindaco di Sesto ed Uniti che l’apparecchiatura installata nella località di Sesto, secondo noi, lamenta lacune da diversi punti di vista”, sia a livello tecnico che logistico. “Ora non ci si può nascondere dietro alla richiesta di una revisione o ritaratura dell’autovelox a carico del richiedente, altrimenti ribaltiamo la proposta: sia il comune di Sesto (e l’Amministrazione Provinciale) a richiedere la revisione degli apparecchi regolatori della taratura dei cronotachigrafi in dotazione alle centinaia di officine, oppure che richieda la revisione dei sistemi di misurazione dei sistemi satellitari”.
Proposte e provocazioni
“Noi a questo punto non abbiamo dubbi – aggiunge la Cna – l’impianto va tolto oppure, se questa continuerà ad essere la scelta delle amministrazioni, va sostituito con uno strumento in grado di assicurare certezza agli utenti. Sappiamo che le sanzioni sono diminuite nel frattempo. In ogni caso, per non rischiare, invitiamo tutti a transitare per quel tratto di strada a 50 km/h, nonostante il limite sia di 90 per le auto e di 70 Km/h per i veicoli pesanti! E per essere certi di non incorrere in sanzione, si cominci a rallentare a 400 metri dall’impianto. Non si sa mai”.