23-10-2020 ore 14:32 | polocosmesi
di Lisa Dansi

Polo Cosmesi. Trucco in profumeria: chi sale e chi scende secondo The NPD Group

La quarantena forzata non solo ha portato a modifiche radicali nel modo di vivere e di concepire il lavoro e la vita domestica, ma ha cambiato profondamente anche le abitudini beauty. Da come si appare il focus principale si è spostato sulla cura di sé e sul benessere e il make-up di conseguenza ha subito una battuta d’arresto. Se i prodotti labbra hanno subito una profonda flessione – ma qualche eccezione c’è stata - il trucco viso e occhi – soprattutto il mascara - hanno resistito all’onda lunga della pandemia, con contrazioni molto più contenute. Dopo la fine del lockdown le vendite di prodotti trucco sono riprese, ma sulle stime di chiusura del 2020 pesa l’incognita di nuove misure restrittive. A commentare con noi i dati del I semestre c’è Francesca Comis, senior manager beauty The NPD Group, società di ricerca leader nel campo delle ricerche panel per il canale profumeria.

 

Com’è andato il primo semestre 2020?

“Il primo semestre 2020 si è chiuso con un saldo negativo per i prodotti trucco del -43% (135 mln vs 235 mln di Euro del 2019) a valore e di pari intensità a volume, mentre i prodotti per la cura viso e corpo hanno registrato un calo del -32%, circa 10 punti in meno quindi del trucco. Il comparto trucco in Italia rappresenta il 25% del totale giro d’affari Beauty delle profumerie e il 38% dei pezzi totali. La categoria ha un peso più accentuato a volume, perché il prezzo medio è più basso rispetto a quello delle fragranze e dei prodotti skin e bodycare”.

 

È vero che una parte delle perdite sono state mitigate dalle vendite online?

“È vero l’e-commerce ha subito una forte accelerazione durante il 2020, raddoppiando le vendite e triplicando il proprio peso sul venduto totale, ma ha compensato solo in parte le perdite del canale fisico, che rimane il principale canale di vendita. Rimanendo in casa molte persone hanno smesso di truccarsi, o almeno hanno smesso di farlo con la continuità abituale precedente al lockdown, e l' uso della mascherina non ha favorito l'utilizzo di molti prodotti trucco: in primis i rossetti. Il periodo più negativo si è concentrato nel trimestre marzo-maggio, in particolare il picco si è raggiunto ad aprile, in concomitanza con la chiusura dei punti vendita fisici delle catene nazionali e dei grandi magazzini”.

 

Che cosa è successo con la riapertura dei negozi fisici?

“Con la riapertura graduale delle profumerie, a metà maggio, il mercato ha iniziato la fase del recupero ma con tassi più lenti. Se le Fragranze e lo Skincare nel mese di agosto hanno fatto registrare un trend del solo -2%, il trucco invece ha registrato una flessione del -14%”.

 

Quali sono le ragioni di questo trend negativo?

“In aggiunta alle diverse abitudini da parte del consumatore finale e all’uso della mascherina, bisogna considerare la resistenza ad utilizzare i tester per provare i prodotti o l’impossibilità di utilizzarli per mantenere le necessarie misure di sicurezza igieniche, il blocco dei flussi turistici con il conseguente crollo del fenomeno “Global Shopper”. E poi la frenata nelle attività di supporto delle aziende, sia in termini di lanci che in termini di comunicazione. Diverse aziende hanno infatti spostato molti investimenti al 2021”.

 

È vero che, a fronte del calo del trucco, c’è stato un revamp di altre categorie beauty?

“Sì, è così. Ad esempio gli smalti o i prodotti per capelli. Le consumatrici hanno riscoperto il "fai da te".

 

Quali sono stati i prodotti trucco che hanno subito di più gli effetti del lockdown?

“Sicuramente i prodotti per le labbra. Rispetto al primo semestre del 2019, il giro d’affari si è più che dimezzato, soprattutto per i rossetti, con un’eccezione: i prodotti “effetto baume”. La ragione è presto spiegata: l’uso della mascherina non ha favorito l’uso del “colore” ma piuttosto dell’idratazione labbra. I prodotti labbra continueranno ad essere importanti, ma si concentreranno principalmente sulla cura e il trattamento più che sul colore, magari con prodotti ad effetto no-transfer”.

 

Il calo è stato più contenuto per i prodotti occhi, è vero?

“Sì. Com’era immaginabile a beneficiare maggiormente del cambio di abitudini da parte delle consumatrici sono stati i prodotti occhi: ombretti, mascara, eye liner matite occhi e sopracciglia, primer e ciglia finte. Il segmento ha incrementato 4 punti percentuali di peso a valore all’interno della categoria, dal 25% al 29% , a discapito principalmente dei prodotti per labbra”.

 

Nel segmento occhi quali prodotti hanno performato meglio?

“Il prodotto più venduto rimane il mascara che nel semestre ha perso il 32% delle vendite in valore, (10 punti in meno rispetto alla categoria) e che nell’ultimo mese riduce le perdite ad un -1.8%”.

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