23-07-2014 ore 10:33 | Economia - Associazioni
di Angelo Tagliani

Milano, altro rinvio per l’intesa sulla Teem. Intesa con Rfi sulle aree intrappolate tra Brebemi e Tav

“Si tratta di un accordo importante per arrivare alla definitiva soluzione del problema delle aree intrappolate tra Brebemi e Tav. Ci auguriamo che a questo punto si proceda in maniera rapida alla liquidazione dei risarcimenti agli agricoltori per le terre perdute”. Commenta così Ettore Prandini, Presidente della Coldiretti Lombardia, l’intesa siglata tra Brebemi e Rfi per l’acquisizione e gli indennizzi delle aree interposte. Una soluzione che arriva dopo la manifestazione della Coldiretti Lombardia dello scorso venerdì sotto la sede di Infrastrutture Lombarde e a meno di 24 ore dall’inaugurazione della BreBeMi.

 

La zona morta

Il problema riguardava una “zona morta” di 1 milione e mezzo di metri quadrati di campi chiusi fra le due grandi opere e non più utilizzabili o accessibili in alcun modo. “Siamo arrivati a questo risultato – spiega Prandini – grazie all’impegno della Regione Lombardia, delle società coinvolte e degli agricoltori.”


Manca l'accordo Teem

A poche ore dall’inaugurazione della nuova autostrada Brescia-Bergamo-Milano (Brebemi) – prevista per oggi, tra le 11 e le 13 - non è stato ancora raggiunto un accordo sulla Teem, la futura tangenziale est esterna del capoluogo lombardo che si collegherà alla Brebemi. Nella tarda mattinata di lunedì la delegazione della Coldiretti regionale guidata dal Presidente Ettore Prandini ha incontrato, insieme alle altre associazioni agricole, i rappresentanti della Teem e i vertici di Infrastrutture Lombarde - la società della regione che coordina le grandi opere - alla presenza dell’assessore regionale all’agricoltura Gianni Fava e di quello alle Infrastrutture Alberto Cavalli.

 

I risarcimenti

Per tentare di sbloccare la situazione servirà un altro incontro: lunedì 28 luglio prossimo – spiega la Coldiretti Lombardia – si verificherà la possibilità di arrivare a uno schema condiviso simile a quello già utilizzato per Brebemi, con un protocollo che fissi i parametri di valutazione per i risarcimenti dei terreni espropriati e delle coltivazioni cancellate per fare posto alla Teem.

 

Il dazio da pagare

“Prima c’era la Brebemi, adesso c’è la Teem e domani cosa ci sarà? Eppure ogni volta sono gli agricoltori a pagare il dazio più pesante perché un capannone lo puoi spostare, ma con un campo, una stalla, una casa, una vita come fai? Questo succede alle famiglie di agricoltori che si ritrovano sul percorso della Teem e che abbiamo il dovere di tutelare” afferma Ettore Prandini, Presidente di Coldiretti Lombardia.


Consumo di suolo

Teem, Brebemi e Pedemontana – spiega la Coldiretti Lombardia – si stanno portando via oltre 4 mila ettari di suolo, in un contesto regionale che negli ultimi 50 anni ha visto diminuire le superficie agricole da 1.322.017 a 986.853 con un calo di oltre il 25%. La Teem, con i suoi 32 chilometri di percorso principale più altri 38 chilometri di opere connesse coinvolgerà – aggiunge la Coldiretti – circa 150 aziende agricole e occuperà una superficie complessiva di 10 milioni di metri quadrati.


Brebemi sì, Teem proprio no

Secondo quanto risulta a Coldiretti Lombardia, circa il 90% delle aziende agricole che hanno subito espropri per la costruzione della Teem e delle sue opere connesse non sanno ancora quanto e quando saranno pagati perché manca il protocollo d'intesa con la società costruttrice. Su Brebemi, invece la maggior parte delle 300 aziende agricole coinvolte ha ricevuto gli acconti degli indennizzi, ma c'è una situazione di stallo per i saldi che mancano ancora all'80% delle famiglie.

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