23-03-2018 ore 18:28 | Economia - Aziende
di Andrea Galvani

Linea group holding. Bilancio 2017, risultati in crescita. L'utile supera i 10 milioni di euro

Mentre le principali utilities italiane quotate in borsa segna una crescita media dell’Ebitda pari a circa il 6%, Linea group holding cresce del 14,4%, passando da 74,1 del 2016 a 84,8 milioni di euro del 2017. Al centro di un forte dibattito politico, in seguito al pronunciamento Anac sulla fusione, “il primo esercizio interamente concluso sotto il segno della partnership A2a-Lgh fornisce risultati industriali, economici e finanziari fortemente positivi”.

 

Rifiuti, reti e calore

Nel comparto ambientale, oltre alla manutenzione straordinaria degli impianti di trattamento e smaltimento rifiuti e al rinnovo di automezzi impiegati nel servizio di igiene urbana dopo l’aggiudicazione della gara dei comuni di Crema e dintorni, è stata consolidata la governance con l’acquisizione del 20% di Greenambiente e del 49% di MFWaste, arrivando così a detenerne l’intero capitale sociale. Aziende fuse per incorporazione in Linea Ambiente. Da segnalare la cessione della partecipazione in Bresciana Infrastrutture Gas. Nel settore reti e calore sono stati effettuati “importanti investimenti nel comparto del teleriscaldamento”. Ad esempio “l’acquisizione di un impianto a biomasse che già da alcuni anni forniva energia alla centrale di teleriscaldamento di Lodi”. Secondo l’amministratore delegato Massimiliano Masi (nell'immagine accanto), “non saremmo riusciti a raggiungere questi traguardi senza l’apporto continuo e di elevata proposizione di A2a”.

 

Lgh, i numeri del 2017

Nel 2017, il gruppo Lgh ha gestito 938 mila tonnellate di rifiuti, “principalmente urbani e speciali non pericolosi”. Ora è “tra i primi cinque operatori del settore a livello nazionale”. Serve oltre 100 comuni. Ha prodotto elettricità per circa 369 Gigawattora, esclusivamente da fonti rinnovabili ed assimilate quali l’idroelettrico, la termovalorizzazione dei rifiuti, la cogenerazione ed alcuni impianti a biogas. Ha distribuito 593 milioni di metri cubi di gas e 444 Gigawattora di energia. Ha venduto 348 milioni di metri cubi di gas e 652 Gigawattora di energia. Ha prodotto e distribuito calore per 246 Gigawattora.

 

La performance e la mission

I risultati sarebbero stati “rinforzati da una migliore gestione degli oneri finanziari e da proventi finanziari che hanno contributo al risultato della capogruppo e portato il risultato netto a 10,5 milioni di euro nel 2017 rispetto ai 3,1 milioni di euro di deficit del 2016. Il leverage finanziario in termini di PFN/Ebitda è passato da 5,1 nel 2015 (anno pre partnership) a 4 nel 2017. “Gli investimenti sono passati dai 47 milioni del 2016 ai 56,7 milioni. Il risultato consolidato ha fatto registrare un miglioramento di 15,2 milioni di euro rispetto al 2016, nonostante una svalutazione di asset immateriali della business unit ambiente derivante dal processo di impairment per circa 10 milioni di euro, facendo attestare il risultato finale del gruppo a -1,3 milioni di euro”. Per il presidente di Lgh, Antonio Vivenzi (nell'immagine), l’utile netto di oltre 10 milioni è “una straordinaria performance di gestione, a conferma di come la mission di servizio al territorio produca importanti ricadute sulle risorse distribuibili ai soci, confermando i livelli occupazionali”. Nel 2018, “nell’ambito dell’impegno nella smart energy e nell’economia circolare” è prevista la trasformazione della società Linea reti e impianti nel player del Gruppo Lgh nel campo delle energie rinnovabili “con la rinnovata denominazione di Linea Green”. Proseguirà anche “il consolidamento di Cremona come terzo polo di A2a nel campo dell’Ict, in particolare sui temi smart land attraverso il sempre maggiore radicamento territoriale di A2a smart city”.

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