23-02-2018 ore 12:07 | Economia - Aziende
di Rebecca Ronchi

Padania Acque: acquedotti sicuri a Casale, Camisano, Vidolasco e a Castelgabbiano

Continua a far discutere il caso dell’inquinamento nell’alto Cremasco. Dopo la presa di posizione dei sindaci dell’area omogenea cremasca – qui il dettaglio - oggi è da registrare l’intervento di Padania Acque: “dalle analisi del 2018 non si riscontra traccia di agenti inquinanti o dannosi per la salute nell’acquedotto di Camisano, Casale Cremasco, Castel Gabbiano e Casale Vidolasco”.

 

Acquedotti privi di inquinanti”

Il gestore unico del servizio idrico integrato della provincia di Cremona “rassicura i cittadini: dopo la campagna di monitoraggio effettuata nella seconda metà del 2017, anche le analisi del 2018 dell’acqua distribuita negli acquedotti dei comuni cremaschi al confine con la provincia di Bergama non si riscontra alcuna presenza o traccia di sostanze inquinanti come idrocarburi, toluene o benzene. Non sussiste pericolo dunque per la salute: l’acqua distribuita tramite le reti di Padania Acque non solo è potabile, ma assolutamente sicura e controllata”.

 

Nessun rischio di contaminazione”

“L’Arpa, l’ente di Prevenzione e Protezione dell’Ambiente, con cui Padania Acque è costantemente in contatto, non ha segnalato al gestore idrico nessun rischio di contaminazione dei pozzi di prelievo. Come ulteriore forma di precauzione, Padania Acque ricorda che l’acqua di rete viene prelevata da pozzi situati a una profondità compresa tra i 50 e i 150 metri: non venendo captata da falde superficiali non può essere in alcun modo contaminata da agenti inquinanti legati alle attività produttive o agricole. I moderni ed efficienti impianti di potabilizzazione, come definitiva garanzia di sicurezza, sono dotati di sistemi di rilevazione e abbattimento di eventuali inquinanti di natura antropica”.

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