22-10-2020 ore 14:28 | Economia - Sindacati
di Claudia Cerioli

Vaccini insufficienti per medici e farmacie. Cisl e Piloni contro la Regione Lombardia

Quello dei vaccini antinfluenzali sta diventando un vero e proprio caso in tutta la Regione. I malanni stagionali sono alle porte, è in atto una pandemia da Coronavirus. Medici e scienziati invitano a vaccinarsi, ma le dosi sono insufficienti. Nelle farmacie la lista delle prenotazioni è lunga, a anche se i vaccini non sono ancora disponibili e, saranno comunque limitatissimi. Su questo problema fa sentire la sua voce la FNP CISL Lombardia, con il segretario generale Emilio Didonè. “Regione Lombardia si è fatta trovare impreparata”. Particolarmente preoccupati sono gli anziani, le categorie più deboli, le quali, necessariamente, devono ricorrere al vaccino. I fatti rivelano una carenza di dosi ordinate dalla Regione rispetto alla quantità realmente necessaria. La FNP Cisl fa riferimento anche alle “gare sbagliate dalla Regione che hanno portato ad assicurarsi centinaia di migliaia di dosi di vaccino in meno, molto  inferiori rispetto ai 3.874.744 necessari per le richieste.”

 

La scelta dei medici

Didoné punta il dito contro l’assessore al welfare Giulio Gallera, il quale non ha fatto nessuna dichiarazione sull’argomento. Sconcertato anche il consigliere regionale Matteo Piloni: “settimana prossima, i medici di base riceveranno trenta dosi di vaccino a testa. Trenta la settimana successiva, venti l’altra ancora e cento a  inizio novembre novembre. Da metà novembre, poi, potranno recuperare quelle che avanzano. È la comunicazione inviata ai medici da ASST. Questo significa che loro dovranno individuare chi ha maggiormente bisogno di avere il vaccino. La colpa è da imputare solo a Regione Lombardia”. Tra Covid e antinfluenzale mancante sarà davvero un inverno difficile per tutti.

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