22-09-2021 ore 15:00 | polocosmesi
di Lisa Dansi

Polo della Cosmesi. Il packaging cosmetico del futuro sarà sostenibile e funzionale

Secondo WGSN, agenzia di trend internazionale, il packaging del futuro sarà wise: intelligente. Ma che cosa si intende per “packaging intelligente”? Packaging sviluppati all’insegna della funzionalità, della sostenibilità, che non solo offrono delle informazioni ma riducono gli sprechi. Nel beauty il focus è sui dettagli funzionali del packaging che semplificano le routine di bellezza e privilegiano la praticità sia in termini di facilità d’uso che di riutilizzo. L’imballaggio è concepito per limitare gli sprechi, per essere riutilizzabile e ricaricabile. Come? Il primo passo è assicurarsi che le confezioni possano essere facilmente smontate, consentendo ai consumatori di accedere a tutto il prodotto, quindi riciclare e smaltire correttamente i materiali. E le idee davvero non mancano. Noi ne abbiamo selezionato alcune.

 

Livingcap: l'upcycling da noi è una realtà

Livingcap con sede a Breganze (VI) è la spin-off di Labrenta, Gruppo italiano presente in diversi Paesi nel mondo, che da oltre 50 anni si occupa di chiusure per bevande e alimenti con un profondo know-how nel campo dei materiali naturali. Dal food l’azienda vicentina ha deciso di entrare nel mondo cosmetico con una serie di proposte che hanno come fil rouge la sostenibilità. L’innovazione, basata sulla continua ricerca di nuovi materiali bio-based, riciclabili e biodegradabili, è cementata dalla collaborazione con la start-up Mixcycling. Il risultato sono soluzioni raffinate e amiche dell’ambiente. “Fin dai primi tempi in cui Livingcap era focalizzata nel packaging per il beverage, sughero e legno hanno rappresentato una parte significativa dei nostri progetti, e lo sono tuttora in una forma più innovativa e sostenibile grazie anche alla partnership con Mixcycling – spiega Alessia Zanin, Sales Director Livingcap -. Mixcycling impiega i nostri scarti di produzione, microgranuli di sughero e di legno (certificato FSC), per sviluppare blend innovativi: Mixcycling® Sughera e Mixcycling® Lignum. Materiali concretamente sostenibili per diversi motivi: nobilitano gli scarti e danno loro una seconda vita(upcycling), riducono l’uso di risorse non rinnovabili, abbattono notevolmente l’impatto ambientale.” Su richiesta, l’azienda può fornire anche un servizio completo di progettazione ed ideazione sia del blend che del prodotto seguendo tutto il processo di realizzazione.

 

Zero In Pack presenta il dropper monomateriale

Zero In Pack, la start up del gruppo Eurovetrocap focalizzata sullo sviluppo di packaging a basso impatto ambientale, di recente ha lanciato sul mercato il contagocce Parigi 24/410, il contagocce monomateriale. Innovativo, funzionale, sostenibile al 100%. “I dropper sono accessori molto richiesti dal mercato – racconta Giampaolo Herrmann, ceo di Zero In Pack - Assieme alle pompe dispenser, sono i sistemi di erogazione più utilizzati nei prodotti skincare da 15 e 30 ml e il loro impiego sta crescendo anche nei fondotinta e nei trattamenti capelli. Volevamo ottenere un prodotto totalmente riciclabile, che riducesse la produzione di materiali e di rifiuti, a valle e a monte della filiera, e che massimizzasse il rapporto costi/efficienza. Ci siamo riusciti. Il contagocce Parigi 24/410, dall’estetica semplice e versatile, è facile da utilizzare e può essere totalmente riciclato perché è realizzato in un singolo materiale”. Il contagocce è costituito da due componenti: un tubo rigido in PP, che si adatta a flaconi di diversa lunghezza e il tappo filettato 24/410, realizzato in PP e una piccola percentuale di EVA per garantire la facilità d’uso, che funge sia da chiusura che da erogatore. Con Parigi 24/410 cambia anche la modalità di erogazione del prodotto: per erogare il prodotto non si deve pizzicare il contagocce, ma occorre effettuare una pressione verso il basso. “Un elemento di novità che, siamo sicuri, conquisterà anche i consumatori finali”.

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