22-08-2022 ore 12:02 | Economia - Aziende
di Denise Nosotti

Padania Acque, costante monitoraggio contro le perdite idriche e azioni di sensibilizzazione

L’Italia è tra i paesi più idrovori d’Europa. Secondo le ultime stime, il consumo pro capite d’acqua è di 243 litri contro i 120 europei. Per questo Padania Acque ha attivato una campagna di sensibilizzazione contro lo spreco d’acqua, adottata da tutti i comuni del territorio, a seguito anche della siccità causata da questa calda estate. Non solo un uso corretto del prezioso ‘oro blu’, come viene più volte ribadito durante l’inaugurazione delle casette dell’acqua, Padania Acque è in campo a 360 gradi per arginare le perdite d’acqua.

 

Maglia nera per il Molise

A livello generale, le perdite idriche in Italia si attestano in media al 47,9 per cento. Il picco maggiore si registra in Molise (66 per cento), seguito dal Lazio (62 per cento) e Sardegna. Virtuosi la Lombardia, e il nord Italia in genere dove le perdite non superano il 30 per cento. La regione con capoluogo Milano è addirittura al 22 per cento. Non bisogna tuttavia abbassare la guardia e mettere in campo azioni volte a diminuire il più possibile le perdite, in linea con l’Europa ferma al 25 per cento.

 

Lavoro costante ed eccellente

Padania Acque da questo punto di vista sta facendo un lavoro eccellente. Le perdite lungo la rete idrica gestita dall’azienda, lunga ben 2.200 km, sono tra il 23 e il 24 per cento. Un risultato importante, ma non ancora sufficiente per l’ente che è al lavoro per migliorare. Attraverso un uso corretto della risorsa idrica e la manutenzione costante contro le perdite si potrebbe anche arrivare a ridurre il gap esistente tra chi ha un accesso più facilitato all’acqua e chi invece soffre per mancanza idrica. Questo provoca ripercussioni economiche e sociali. A livello globale infatti 2,2 miliardi di persone non hanno accesso all’acqua potabile e ai servizi idrici di base. Nel 2030 si prevede addirittura che il 40 per cento della popolazione mondiale vivrà in condizioni di stress idrico. Per questo ognuno deve fare la propria parte per non consumare acqua.

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