21-12-2020 ore 11:44 | Economia - Sindacati
di Claudia Cerioli

I sindacati dei medici bocciano la riforma sanitaria che favorisce il business privato

Agenas, l'Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali ha bocciato la riforma Maroni del 2015, mettendo in seria discussione il modello lombardo così come concepito da Formigoni. Anaoo-Assomed Lombardia ha più volte dichiarato che il servizio sanitario regionale lombardo non riesce a garantire prestazioni adeguate sul territorio, in termini di presa in carico dei cronici, di appropriatezza delle prestazioni, di coordinamento tra ospedale e distretti, di programmazione e di controlli. Le motivazioni legate alla bocciatura della riforma sono molteplici. La riforma pare non abbia causato nel breve e medio periodo una modifica del complessivo livello di servizio e della qualità del sistema sanitario lombardo. Anzi, si è assistito a uno sfilacciamento della catena del comando che ha portato alla mancanza di coordinazione da parte degli erogatori del sistema".

 

In competizione col privato

La competizione tra Asst ed erogatori privati accreditati genera difficoltà nell’assegnazione del budget, nel controllo delle prestazioni erogate, e nel garantire omogeneità nella qualità dei servizi. Inoltre, il privato sembra garantire maggiore funzionalità. Su questi punti è intervenuto Stefano Magnone, segretario regionale Anaoo-Assomed Lombardia “il privato, non adeguatamente programmato e controllato, tende a sviare le regole per centrare il core business sulle prestazioni più remunerative, lasciando al pubblico, le prestazioni magari più necessarie ma fonte più di debito che di guadagno. Certamente regione Lombardia ha ampi spazi di miglioramento, speriamo lo faccia uscendo da una certa tendenza all'autoreferenzialità”.

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