21-09-2017 ore 20:14 | Economia - Banche
di Stefano Zaninelli

Crema. Bcc Caravaggio Adda e Cremasco, nei primi 6 mesi “trend positivi e in crescita”

Dà soddisfazioni il primo bilancio semestrale della Bcc Caravaggio Adda e Cremasco. “Trend positivi e in continua crescita”, ha spiegato il direttore Luigi Fusari, sono testimoniati dai numeri: i primi 6 mesi dell’anno si sono chiusi con un utile di 447 mila euro e una raccolta diretta dalla clientela attestata a 1 miliardo 40 milioni di euro mentre quella indiretta a 370 milioni di euro. “Sono risultati che stupiscono ma che non ci sorprendono – ha aggiunto Fusari – perché sappiamo che è parecchio il lavoro svolto in tutte le nostre aree di operatività”.

 

Attenzione alla domanda

Entrando nel dettaglio, il Credito cooperativo di Caravaggio Adda e Cremasco ha concesso erogazioni per 84 milioni di euro a fronte di un ammortato pari a 49 milioni di euro. “Significa che non abbiamo centellinato con la pesa del farmacista – ha commentato Fusari – ponendo invece attenzione alla crescente domanda del territorio: sul totale dei crediti, 35 milioni sono destinati a famiglie e privati, di cui 25 milioni per l’acquisto della prima casa. Si tratta di un segnale positivo, un dato soddisfacente perché rispecchia il core della nostra attività, pur in una situazione generale anemica”.

 

Solidità e crescita

Al contempo è diminuito il credito deteriorato e ad oggi risulta coperto al 47,5%, mentre “la copertura delle sofferenze ha raggiunto il 60%. A dispetto di quanto hanno fatto molti altri, noi non abbiamo mai mollato né chiuso i rubinetti del credito. Abbiamo preferito far soffrire l’utile ma dando possibilità a più persone. Ciò nonostante, il nostro indice di solidità patrimoniale Cet1 e T1 capital ratio si attesta a 15,07; il nostro patrimonio è puro e non composto da artifizi”. Positivi anche gli effetti della fusione dello scorso anno: “l’integrazione delle due realtà sta andando bene, abbiamo ancora spazi di crescita”.

 

L’impegno sociale

Attenzione al territorio e anche ai giovani: come ha spiegato il presidente Giorgio Merigo, “la nostra base sociale conta oltre 1200 giovani. Abbiamo iniziato percorsi formativi, ed erogato decine di borse studio, non solo in base al merito ma anche all’impegno profuso nel volontariato e nella comunità”. Aiuti e contributi che rispecchiano i valori più radicati: “il magistero sociale e la presenza nella comunità, caratteristica del Credito cooperativo. Attualmente siamo impegnati in progetti di cooperazione e solidarietà internazionale: il progetto più ambizioso consiste nell’accreditamento cooperativo di una filiale a Betlemme. Non si tratta solo di un’esperienza di crescita per noi, ma di una possibilità di sviluppo che possa generare pace e integrazione, senza costringere le persone all’emigrazione per poter realizzare i loro sogni”.

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