21-05-2024 ore 08:38 | Economia - Cremona
di Claudia Cerioli

‘Tutela della risorsa idrica’ e ambientale. Padania Acque riqualifica la sede di Cremona

Tutela e risparmio della risorsa idrica, salvaguardia dell’ambiente e sostenibilità. Il rifacimento dell’area esterna della sede di Padania Acque in via del Macello a Cremona è un’opera coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile, che tiene conto della dimensione economica, sociale ed ecologica, e di rispetto del pianeta. Il progetto nasce da un’esigenza specifica ma coglie, allo stesso tempo, l’occasione di porre in atto un intervento di riqualificazione, inserendosi quale tassello di rigenerazione del territorio circostante e quindi anche del quartiere cittadino in cui è inserito l’edificio. Seguendo un percorso metodologico articolato, che scaturisce dalla necessità di garantire sicurezza agli utenti e ai dipendenti, la riflessione di Padania Acque, per propria sensibilità e ruolo, si è estesa alla tutela della risorsa acqua, individuando ulteriori tematiche ambientali. Ne è nato un progetto integrato e multilivello, elaborato dalla struttura tecnica della società in collaborazione con professionisti esterni.

 

‘Tutela della risorsa idrica’

Come spiega Fabio Guercilena, responsabile del servizio ingegneria di Padania Acque: “Il progetto ha tenuto conto delle tematiche ambientali, della tutela della risorsa acqua, del clima e del benessere dei dipendenti. Un’opera complessa, andata ben oltre gli obblighi normativi di riduzione dei fenomeni di allagamento delle città (principio di invarianza idraulica). In primo luogo, abbiamo de-impermeabilizzato l’intera area a parcheggio, sostituendo più di cinquemila metri quadrati di asfalto con pavimentazioni drenanti per permettere la riduzione delle portate meteoriche in fognatura e ricaricare le falde superficiali.  Abbiamo inoltre realizzato nel sottosuolo una grande vasca di laminazione di 195 metri cubi e una trincea drenante di pari volume per invasare e/o infiltrare l’acqua piovana. Tutte opere propedeutiche a un riutilizzo della prima falda acquifera come acqua irrigua”.

 

‘Salvaguardia ambientale’

L’inserimento di 2.300 metri quadrati di aree a prato e la piantumazione di 52 alberi e numerosi arbusti, unitamente alla scelta delle colorazioni chiare delle pavimentazioni drenanti, contribuisce fortemente a ridurre l’aumento delle temperature estive locali (isola di calore). Il giardino è composto da specie arboree autoctone a bassa richiesta d’acqua d’irrigazione, per adattarsi ai noti cambiamenti climatici, con fioriture differenziate nell’arco dell’anno per creare un piccolo boschetto urbano, utile, tra l’altro, a rendere gradevole l’ambiente di lavoro. La salvaguardia ambientale è stata perseguita anche con piccole scelte, come la posa di cavi scaldanti lungo le rampe d’accesso per evitare la formazione di ghiaccio invernale e, di conseguenza, eliminare lo spargimento del sale, fonte d’inquinamento delle acque superficiali; oppure la progettazione di un sistema irriguo alimentato da pannelli fotovoltaici posti sul tetto del magazzino o, ancora, la realizzazione di stalli e percorsi dedicati ai pedoni e biciclette per favorire la mobilità dolce dei colleghi”.

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