20-09-2019 ore 17:38 | Economia - Sindacati
di Angelo Tagliani

Metalmeccanico. Osservatorio della crisi. Fim: "in Lombardia tornano i licenziamenti”

Non sono positivi i dati del rapporto semestrale dell’Osservatorio Regionale della crisi e dell'occupazione nel settore metalmeccanico. Promosso dalla Fim, rileva l’andamento di circa 7.000 aziende con oltre 550.000 lavoratori. “L'elemento più significativo è rappresentato dal forte aumento del numero delle aziende in crisi: 375 contro le 259 dello scorso semestre, un aumento del 44,78%. I lavoratori coinvolti passano dai 9.647 della seconda metà del 2018 ai 16.502 del primo semestre 2019, con un incremento pari al 71,05%.

 

Assenza di politiche industriali

Per la Fim “si allungano ombre sull’industria metalmeccanica lombarda che sembra esser tornata a vivere la crisi in modo diffuso a differenza dello scorso semestre. L’assenza di politiche industriali e del tema del lavoro dall’agenda del Governo uscente ha strozzato i segnali di ripresa che si intravvedevano. In aggiunta va considerata la congiuntura economica, l’incertezza globale, la Brexit e la frenata della Germania”.

 

Cassa e mobilità

Nel primo semestre 2019 sono state colpite dalla crisi 375 aziende (259 nel semestre precedente) e 16.502 lavoratori (9.647 nel periodo precedente). Aumenta il numero delle imprese coinvolte dalla cassa integrazione ordinaria, 316 aziende rispetto alle 221 del semestre precedente e aumenta il numero di lavoratori coinvolti (12.656 contro i 7.698 del semestre precedente). Aumenta anche il numero delle aziende con ricorso alla cassa integrazione straordinaria, che viene utilizzata da 25 aziende (22 nel semestre precedente) e cresce significativamente il numero dei lavoratori coinvolti che sale a quota 2.620 (1.526 nel semestre precedente). È pesante anche il ricorso alla mobilità che sale a quota 34 aziende (18 nel semestre precedente) con un impatto fortemente negativo sul numero dei licenziamenti che si attesta a 1.226 (423 nel semestre precedente). Negli ultimi 4 semestri il numero dei lavoratori licenziati tocca quota 2.888, per la Fim è la conferma del “persistere della crisi e la deresponsabilizzazione di diverse aziende rispetto all’impatto sociale”.

 

Solidarietà

Aumenta il numero dei contratti di solidarietà che passa dai 7 dello scorso semestre ai 10 di quello attuale e sale significativamente il numero dei lavoratori coinvolti: 1.582 in aggiunta ai 514 del semestre precedente. Il totale degli accordi stipulati negli ultimi 4 semestri è pari a 39 per un totale di 3.513 lavoratori. Numeri che fanno totalizzare oltre 1.500 posti di lavoro salvati “a conferma della bontà di uno strumento di solidarietà e redistribuzione del lavoro, che si aggiungono alle migliaia di posti di lavoro salvati nei semestri precedenti durante gli anni di crisi”.

 

Dimensione imprese

La dimensione media delle imprese coinvolte da processi di crisi si colloca a 82 addetti, taglia dimensionale sempre inferiore dalla media di 90 addetti per impresa del 2003, che indica il costante e crescente coinvolgimento delle piccole imprese. I territori maggiormente coinvolti nel semestre sono quelli di Milano (41,91%, era il 32,8% nel 2° semestre 2018), Lecco (13,30%, era l’8,57% nel 2° semestre 2018), Brianza (12,90%, era il 18,16% nel 2° semestre 2018) e Brescia (10,11%, era il 5,59% nel 2° semestre 2018). Seguono Varese, Lodi, Bergamo e Como con il 4%.

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