20-07-2015 ore 10:17 | Economia - Aziende
di Andrea Galvani

Bagnolo Cremasco. Koch Heat Transfer, iniziato lo sciopero dei lavoratori

È iniziato stamattina, col primo turno, lo sciopero dei lavoratori della Koch Heat Transfer di Bagnolo Cremasco contro la chiusura e la procedura di mobilità per tutti i dipendenti prospettata dall'azienda texana. A rischio 114 persone, avvertite delle intenzioni della proprietà con modalità ottecentesche, riunendo i dipendenti in cerchio senza coinvolgere i sindacati. Come spiega Massimiliano Bosio, Fiom Cgil, “lo sciopero proseguirà almeno fino a martedì pomeriggio, quando è previsto un incontro con l'azienda”.

 

La politica

Oltre ai referenti sindacali, stamattina si è presentato per porgere la propria solidarietà Franco Bordo. Il deputato di Sinistra ecologia e libertà ha spiegato di aver già interessato il Ministero “per scongiurare l'apertura della procedura di crisi. Il ministro deve far pressione sulla proprietà dell'azienda, in modo che la produzione prosegua e non venga interrotta”.

 

L'isolamento

Al presidio di sciopero anche una rappresentanza della Sinistra classe rivoluzione, che ha distribuito un volantino invitando a “rompere l'isolamento”, dato che “la precarietà dei 113 operai Koch è comune a migliaia di giovani e lavoratori sottoposti a condizioni di lavoro sempre più dure e sempre meno tutelati”. “Senza preavviso e senza comunicazione ai sindacati, la dirigenza della multinazionale texana Koch, da un giorno all'altro, ha comunicato che la fabbrica di Bagnolo chiuderà. Tutto questo dopo aver rifiutato nel 2013 un'offerta di acquisto degli stabilimenti e tutte le ultime commesse”.

 

Blocco della produzione

“Prima che sia troppo tardi – prosegue il documento – è necessario organizzare la risposta per difendere posti di lavoro. Sciopero a oltraza, blocco assoluto della produzione. Nessuna delle restanti commesse dev'essere portata a termine. Nulla dovrà uscire dai cancelli della fabbrica. Ogni conquista possibile può derivare solamente dalla lotta”.