20-01-2022 ore 14:35 | Economia - Roma
di Claudia Cerioli

Trenitalia: sindacati pronti allo sciopero per il mancato ripristino delle assenze da Covid

L’Ugl Ferrovieri e l’O.r.s.a. Ferrovie annunciano l’incontro di giovedì 20 gennaio, durante il quale si discuterà di turnazioni e assenze legate alla pandemia e si farà il punto della situazione sulle richieste sindacali e istanze dei lavoratori. In un incontro precedente, i sindacati si aspettavano di aprire una discussione sulla sostituzione assenti, verificando quali altri impegni Trenitalia fosse in grado di affrontare con maggiore concretezza su diversi temi: l’implementazione del tasto revoca ferie con contestuale maggior efficienza del sistema di prenotazione dei congedi, il rispetto di linee comuni sulla programmazione delle refezioni dei turni del personale mobile , un notevole miglioramento della logistica e riqualificazione degli ambienti di lavoro. La dirigenza ha invece rimandato a giovedì eventuali aggiornamenti su questi temi.

 

I dati di Trenitalia

“Durante l’incontro - lamentano i sindacati - non sono stati forniti neanche i dati dei pensionamenti di novembre e dicembre 2021, poiché il dato non è ancora consolidato e certificato. Da un’iniziale analisi dei grafici, sottoposti dalla dirigenza,  nonostante i difficilissimi mesi di pandemia, l'elemento più importante che si evidenzia è che tra i ferrovieri degli equipaggi di Trenitalia si è registrato sì un lieve incremento delle malattie ma solo nei picchi della pandemia, durante la prima e la seconda ondata Covid, attestandosi però in tutti gli altri trimestri presi in esame con assenze per malattia in linea con gli anni 2018 e 2019. Un dato molto importante che, seppure manchi dei numeri riferiti al quarto trimestre 2021, conferma, ancora una volta la correttezza che i macchinisti e i capitreno di Trenitalia hanno avuto in questi due anni di pandemia”.

 

‘Pronti allo sciopero’

I sindacati precisano: “l’ultima ondata pandemica ha inciso su parte delle soppressioni poste in essere da Trenitalia, ma dall’altra le cancellazioni sono  state causate da un’offerta commerciale sovrastimata rispetto alle attuali consistenze”. Dopo un’ampia discussione sui dati, i sindacati considerano al momento insufficienti gli elementi per avviare un confronto concreto sul coefficiente di sostituzioni assenti. “Non è chiaro, ad oggi, quali siano i fattori che indirizzino l’azienda ad applicare coefficienti disomogenei sulle varie linee di prodotto di Trenitalia che, molto spesso, si rivelano inefficaci a gestire le assenze del personale, peggiorando la vita dei lavoratori. Se il tavolo di giovedì non fugherà i nostri dubbi ed esaudire nostre richieste, tireremo le somme rispetto alla possibilità di intraprendere nuove azioni conflittuali”.

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