19-08-2022 ore 12:50 | Economia - Associazioni
di Alessia Silvani

Sanità territoriale, c'è l'accordo tra regione e medici di base: incentivi per 15 milioni di euro

Un compenso aggiuntivo per medici di base operanti in zone disagiate, l'istituzione di ambulatori medici temporanei da attivare nei giorni feriali e nelle ore diurne per i pazienti cui non è possibile assegnare un medico, la partecipazione attiva dei medici di base alle campagne vaccinali e di screening. Sono solo alcuni punti dell'accordo integrativo sottoscritto nei giorni scorsi da regione Lombardia e le organizzazioni sindacali dei medici di famiglia per un totale di 15 milioni di euro di incentivi per i medici famiglia. Ulteriori fondi sono previsti per l’assunzione del personale di studio. Nell’intesa sottoscritta anche una serie di incentivi per la costituzione delle Associazioni funzionali territoriali (Aft), in cui il medico di medicina generale, pur lavorando nel proprio studio, è strettamente collegato con altri colleghi. Fondi anche per le Unità complesse di cure primarie’, dove i medici operano fisicamente nella stessa sede accanto a specialisti. Per queste unità è previsto il collegamento funzionale con le Aft tramite sistemi informatici e informativi.

 

Più servizi

L’accordo si inserisce nell’attuale fase di sviluppo della medicina territoriale attraverso l’istituzione delle case di comunità. Prevede che i medici di medicina generale siano chiamati a fornire un contributo significativo nella fase di elaborazione dei modelli operativi, a partire dall’erogazione dei servizi integrati con gli specialisti ambulatoriali, l’infermiere di famiglia e di comunità, l’assistenza domiciliare integrata (Adi) e i servizi sociali comunali. L’intesa mira ad offrire una maggiore disponibilità nella apertura degli studi e maggiori servizi, attraverso varie progettualità. In particolare le vaccinazioni, le vaccinazioni domiciliari, i tamponi rapidi, gli screening, i test diagnostici anche tramite telemedicina. E infine la promozione della salute e counseling e l’attivazione dell’Adi. Altri settori cui l’Accordo Integrativo Regionale verte sono la telemedicina e il telemonitoraggio.

 

Un primo passo

Come spiega la vicepresidente di regione Letizia Moratti: “Si tratta di un importante ed innovativo accordo che sostiene il potenziamento della sanità territoriale lombarda. Le regioni, con capofila la Lombardia, avevano nei mesi scorsi lavorato con il Ministro della salute, per un accordo nazionale con i medici di medicina generale. Un impegno fatto proprio dal presidente del consiglio, che purtroppo non ha trovato concretizzazione a causa della crisi di governo. La Lombardia ha pertanto scelto di definire a livello regionale un primo accordo. Per questo ringrazio le associazioni e soprattutto i medici che si sono resi disponibili a realizzare questo passo importante”.

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