18-03-2023 ore 17:44 | Economia - Offanengo
di Denise Nosotti

Iml, presidio davanti all'azienda. Mercoledì 22 marzo incontro per gli ammortizzatori sociali

Oggi, sabato 18 marzo, i lavoratori della Iml di Offanengo hanno dato vita ad un presidio davanti alla sede dell'azienda metalmeccanica che versa in stato di crisi. Presenti la Fiom Cgil, rappresentata da Paolo Piloni e la Fim Cisl di Cremona, oltre a Stefania Bonaldi in rappresentanza della direzione del Pd, al consigliere regionale Matteo Piloni, che ha anticipato l'intenzione di far sentire in regione la voce dei lavoratori. Le parti sindacali hanno voluto ringraziare pubblicamente "le istituzioni per la solidarietà  e le Rsu di altre aziende del territorio che hanno preso parte al presidio”. A rischio il posto di lavoro di 82 persone. Un numero elevatissimo. "Era importante essere accanto alle lavoratrici e ai lavoratori di IML in un momento così drammatico, il lavoro è un bene fondamentale per ogni esistenza. Ora - ha commentato Stefania Bonaldi - è importante che istitizioni e politica, ciascuno per il suo ruolo, facciano il possibile per sostenere i lavoratori e le organizzazioni sindacali che li accompagnano in un percorso complesso, ancora tutto da scrivere. In qualità di membro della direzione nazionale del Partito democratico ho voluto testimoniare vicinanza e solidarietà".

 

‘Le istituzioni facciano la loro parte’

Il comune di Offanengo, attraverso le parole del sindaco Gianni Rossoni ha assicurato che cercherà di "trovare rapidamente una soluzione, reinserendo le persone che rischiano di perdere il lavoro". Al riguardo sono state contattate le associazioni di categoria della provincia di Cremona.  Il segretario provinciale della Fiom Piloni ha anticipato che "mercoledì 22 marzo è stato calendarizzato un primo incontro per la procedura di accesso agli ammortizzatori sociali ma non basta: serve che l’azienda ascolti i rappresentanti dei lavoratori per governare al meglio la situazione e che tutte le istituzioni facciano la loro parte per tutelare il futuro delle decine di lavoratori e delle loro famiglie”. 

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