18-02-2015 ore 19:08 | Economia - Banche
di Enrico Tupone

La fame del credito bancario. L’operazione di Quantitative Easing della BCE per dare la possibilità alle banche di erogare denaro

L’ operazione avviata dalla Banca Centrale Europea che va sotto il nome di Quantitative Easing dovrebbe servire a creare moneta da iniettare nel sistema economico finanziario, fornendo così maggior liquidità e, di conseguenza, aumentando la possibilità al sistema bancario di erogare credito.

 

L’acquisto di Titoli di Stato

L’operazione di QE avviene mediante l’acquisto da parte della BCE di Titoli di Stato detenuti nel portafoglio delle banche ed ha due effetti immediati: il deprezzamento della valuta dovuto all’aumento dei soldi stampati e la diminuzione dei tassi dei Titoli di Stato, con conseguente diminuzione dei tassi sulle obbligazioni bancarie, aziendali ed in generale dei tassi debitori applicati alla clientela.

 

Il credito

Questi effetti sono stati in buona parte già scontati dai mercati finanziari. Parecchie perplessità nascono dalle attese sulla riapertura dei cordoni del credito e molti pensano che l’effetto sarà inferiore a quello previsto. Oggi non manca l’offerta di credito perché c’è molta liquidità nel sistema ma manca la richiesta di credito “buono”, credito che non sia di ristrutturazione ma di sviluppo.

 

Rilancio economico

La discussione di questi mesi sulla Bad Bank, una banca che raccolga tutti i crediti inesigibili delle banche, verte anch’essa sulla possibilità di liberare risorse da destinare al credito, sempre che esista una domanda di credito. E’ chiaro che in ogni caso la politica monetaria non può sostituirsi alla politica economica nello sviluppo di un paese, che la BCE sta facendo tutto quanto è in suo potere per sostenere l’economia dell’area Euro, che le riforme strutturali sono l’indispensabile accompagnamento ad un rilancio dell’economia e che, in definitiva, è la politica che deve ridare al nostro paese il ruolo che gli spetta.

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