17-11-2022 ore 11:12 | Economia - Sindacati
di Andrea Galvani

Crema. Negoziazione territoriale, siglato un protocollo d’intesa tra comune e sindacati

“I riflessi dell’emergenza pandemica passata e il caro energia, dovuto soprattutto al drammatico conflitto russo/ucraino, stanno mettendo a dura prova il sistema di welfare territoriale con preoccupanti effetti sul piano sociale, sanitario, economico, produttivo e occupazionale”. L’attuale “quadro di perdurante difficoltà” aumenta “i rischi di tenuta occupazionale anche per il superamento del blocco dei licenziamenti ad oggi in vigore”. Comune e sindacati si dicono “preoccupati per la possibile rilevante diffusione di condizioni di vulnerabilità economica per molte famiglie del territorio”. Al riguardo è ritenuto strumento di grande importanza “cogliere integralmente e tempestivamente le opportunità derivanti dall’attuazione del Pnrr per promuovere interventi utili ad accompagnare la ripresa del sistema economico, produttivo, dei servizi nel territorio, orientati verso un nuovo modello di sviluppo sostenibile, inclusivo e che contrasti le diverse forme di disuguaglianza”.

 

Programmazione sociale e territoriale

Il comune di Crema e le segreterie sindacali ieri pomeriggio hanno sottoscritto un protocollo d’intesa dedicato alle ‘Linee guida per la programmazione sociale territoriale’. In sostanza le organizzazioni sindacali “auspicano che vengano potenziati la medicina e i servizi sanitari e sociosanitari territoriali, valorizzate e implementate le buone pratiche eventualmente avviate, che si concretizzi una reale integrazione socio sanitaria, sanitaria e sociale, che venga valorizzato il ruolo dei sindaci nella programmazione distrettuale, a partire da quanto previsto dal Ppt (Piano di programmazione territoriale) predisposto dall’Asst con specifica e analitica declinazione e dettaglio distrettuale della domanda di salute della popolazione di riferimento”.

 

Piattaforma di confronto

Come sintetizzato dal sindaco Fabio Bergamaschi, “durante gli incontri in campagna elettorale avevo assunto l’impegno di trovare delle modalità operative per condividere coi portatori di interesse nei diversi settori di riferimento, delle valutazioni prodromiche alle decisioni dell’amministrazione comunale. La firma di questi documenti risponde all’importanza di mantenere una piattaforma di confronto stabile con le organizzazioni sindacali per tutte quelle materie dello sviluppo cittadino che interessino le tematiche oggetto dei protocolli. È un impegno mantenuto, con fiducia sul fatto che questa dinamica di confronto possa migliorare la qualità delle decisioni pubbliche e dare più forza alle progettualità che si metteranno in campo”.

 

Politica del lavoro

I rappresentanti delle segreterie territoriali di Cgil, Cisl, Uil; Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil categorie dei pensionati e categorie dei dipendenti pubblici e l’amministrazione comunali condividono “la negoziazione territoriale quale strumento che può riqualificare il welfare locale, promuovere le politiche attive del lavoro, tutelare l’occupazione, contribuire a riorganizzare/ottimizzare la spesa pubblica”. Le parti prevedono “periodici confronti mirati ad approfondire le varie tematiche”.

 

Osservatorio dei rischi sociali

Contestualmente viene attivato un “osservatorio per il monitoraggio dell’evoluzione dei bisogni e dei rischi sociali con particolare attenzione alle dimensioni della fragilità e delle nuove povertà”, che si accompagna alla necessità di “implementare e valorizzare i servizi sociali territoriali e i professionisti che vi operano al fine di dare puntuali risposte ai vecchi e ai nuovi bisogni dei cittadini”. Amministrazione comunale e sindacati ritengono sia “opportuno prevedere confronti preventivi in relazione ad eventuali processi di riorganizzazione, esternalizzazione o co-progettazione/co-programmazione dei servizi”. Si confronteranno quindi “sul percorso di transizione ecologica ed energetica: nel settore civile (efficientamento energetico, edilizia pubblica), per i trasporti, la gestione dei rifiuti, l’implementazione della strategia e delle azioni di adattamento climatico con particolare attenzione alle aree relative alla difesa del suolo, del contrasto al dissesto idro geologico, alla gestione e qualità delle acque, agli effetti sulla salute umana e alle attività antropiche (agricoltura, zootecnia, pesca e turismo), agli strumenti della riduzione del rischio climatico e degli interventi di adattamento, dell’identificazione dei pericoli e una valutazione delle condizioni di vulnerabilità delle persone, dei sistemi naturali, delle attività economiche, all’adozione di mitigazione e adattamento climatici”.

2031