17-01-2020 ore 14:10 | Economia - Sindacati
di Andrea Galvani

Crema. Stabilizzare tutti i lavoratori precari, i delegati dell'Usb sollecitano l’Ospedale

“Da mesi ci battiamo per la stabilizzazione dei precari che lavorano presso l'ospedale Maggiore di Crema”. Come spiegano i delegati Rsu Luigino Degani, Pierluca Finardi e Paolo Moretti, “la Legge finanziaria n.160 del 27 dicembre 2019 permette di attuare la stabilizzazione dei precari che stanno lavorando con un contratto a tempo determinato presso le strutture sanitarie pubbliche, prolungando gli effetti della legge Madia (Decreto Legislativo 25.05.2017 n.75) per gli occupati con contratti atipici e coloro che essendo risultati idonei in un concorso pubblico si trovano in graduatoria in attesa di chiamata per l’assunzione. Di fatto facendo venir meno la disposizione della ministra leghista Bongiorno, che aveva stabilito che potevano essere assunti solo i vincitori di un concorso e non coloro che erano risultati idonei”.

 

I tre anni di lavoro

“La finanziaria, prorogando i termini della Legge Madia, permette alle amministrazioni di stabilizzare le lavoratrici e i lavoratori precari, stabilendo che coloro che hanno lavorato almeno tre anni negli ultimi otto, entro il 31 dicembre 2019, possono accedere alle procedure di stabilizzazione. In questo modo vengono consolidate e valorizzate le esperienze e le professionalità acquisite lavorando nelle strutture sanitarie pubbliche”. L’Unione sindacale di base sta sollecitando l’assessorato regionale ad emanare disposizioni attuative della legge.

 

Asst Crema

Non solo: i delegati Usb fanno sapere di aver sollecitato la dirigenza dell’Asst di Crema a provvedere alle stabilizzazioni, “anche di tutti coloro che hanno visto scadere il proprio contratto prima del 31 dicembre 2019, perdendo di fatto il lavoro presso l’ospedale. La dirigenza dell’Asst ha risposto positivamente alle nostre sollecitazioni”. Le intenzioni, sottolineano i referenti del sindacato, ora devono trasformarsi in fatti: “chiediamo a tutti i lavoratori e lavoratrici interessate di far sentire la propria voce e di sostenere le iniziative per affermare il diritto al lavoro; i lavoratori di ruolo facciano sentire la loro solidarietà, mandando un messaggio chiaro alla dirigenza dell’Asst, si devono valorizzare le professionalità che hanno permesso il buon funzionamento del nostro Ospedale”.

2202