Fondata da
Angelo Sampellegrini, dallo stampaggio di accessori in plastica per batterie d’auto, la
Taba Srl di Pandino oggi vede la sua attività diversificarsi in uno dei settori economici più importanti del nostro territorio: la cosmesi. Dal 2010 l’azienda è diretta dalla figlia
Elena, che in questa intervista illustra il nuovo progetto di sviluppo dell’azienda.
Partiamo dall'inizio? Quando venne fondata la Taba?“L’azienda venne fondata nel 1970. Papà, da semplice elettrauto ebbe una grande intuizione: stampare
accessori in plastica per batterie più performanti di quelli allora in circolazione. Apportando semplici accorgimenti e partendo da una pressa ad iniezione pagata a rate costruì un colosso da 80 dipendenti. Purtroppo fece l’errore di molti imprenditori italiani lasciando parte delle sue quote ai discendenti maschi, pensando fosse geneticamente garantito il trasferimento di alcune doti di padre in figlio. Con gli anni il mercato è divenuto sempre più aggressivo, i debiti più grandi e le
aspettative di guadagno si sono ridotte della metà. In certi casi la cultura fa la differenza e pur essendo mio padre grande leader decisionista, l’azienda ha incontrato alcune difficoltà per la mancanza di un piano industriale adeguato”.
Quando lei è subentrata nella gestione dell'azienda?“Dopo studi e varie esperienze professionali, per volontà di mio padre, che sperava di risolvere la crisi esportando all’estero. In un primo momento sembrava fosse la soluzione corretta, ma quando ci siamo accorti che i problemi erano interni, era ormai troppo tardi per porvi rimedio. Nel 2010 mi venne trasferita dapprima la nuda proprietà e poi la proprietà piena del 70% del pacchetto azionario, nel mai celato intento di dare una continuità all’impresa di famiglia e garantire così il futuro dei dipendenti e dei collaboratori”.
La crisi dell’Automotive l’ha portata alla scelta di diversificare la produzione? “Lo scorso anno, analizzato il mercato dell’auto e visualizzato un futuro per niente roseo, decisi di cominciare a diversificare in settori maggiormente remunerativi. Del resto bastava poco per diversificare la produzione e far concorrenza a quella stessa Cina che prima faceva tanta paura ma che ora non è più così competitiva. Il 31 gennaio di quest’anno è nata quindi la
Taba Cosmetic Packaging, con sede legale a Lodi, che da subito è entrata a far parte del
Polo Tecnologico della Cosmesi, vero e proprio strumento a supporto delle realtà imprenditoriali giovane e sane come la nostra”.
Quale futuro vede per la Taba Cosmetic? Quali i prossimi impegni sul mercato? “Taba Cosmetic Packaging sarà presente al prossimo
Luxe Pack di Monaco, dal 23 al 25 ottobre, e pur avendo già partecipato ad eventi fieristici come il
Cosmoprof di Bologna, dove abbiamo già confermato la nostra presenza per l'edizione 2014, questo salone rappresenterà il “Debutto” ufficiale della società. Le
previsioni di fatturato sono eccellenti e superano di gran lunga quelle prudenzialmente previste in fase di costituzione. Questo permetterà di far lavorare e far crescere una ricca filiera di aziende locali operanti nel settore,
compresa la Taba di Pandino”.