15-06-2022 ore 18:33 | Economia - Associazioni
di Denise Nosotti

Siccità, meno acqua agli utenti. Non servono nuove deroghe al deflusso minimo vitale

Il presidente del consorzio irrigazioni cremonesi Umberto Brocca, Alessandro Bettoni del Dugali, Naviglio Adda - Serio e Carlo Vezzini amministratore del Naviglio Civico Cremona hanno pubblicato un documento congiunto sulla grave siccità che sta colpendo il territorio provinciale. “Gli ultimi giorni hanno visto un ulteriore peggioramento dello stato di crisi idrica, in particolare il lago di Como è in forte calo, attualmente a +18 cm dai +50 cm di venerdì 10 scorso. Stante l’attuale scenario è prevista una riduzione delle portate derivate dal fiume Adda dall’attuale 80 per cento al 50 per cento a decorrere da sabato 18 giugno. Situazione simile per il lago d’Iseo, ove si prevedono pari erogazioni a decorrere dalla settimana prossima. Con la progressiva riduzione dei livelli dei laghi le portate derivate sono destinate a ridursi ulteriormente. Le erogazioni alle diverse utenze raggiungeranno livelli ulteriormente inferiori a causa del persistere delle forti perdite d’alveo”.

 

Intervento della protezione civile

“Regione Lombardia ha disciplinato le eventuali nuove deroghe al deflusso minimo vitale conseguenti allo stato di crisi idrica con disposizioni in materia di risparmio idrico. Le condizionalità e le tempistiche necessarie affinché venga autorizzata una nuova deroga al Dmv non sono tali da poter far fronte all’attuale emergenza che richiederebbe risposte immediate.  Sempre Regione ha avviato un’interlocuzione con Terna ed i gestori idroelettrici alpini affinché programmino degli svasi a favore dei laghi prealpini.  Sono sempre più insistenti le voci che danno un intervento della protezione civile a scapito delle già ridotte risorse lombarde a favore delle zone rivierasche emiliane e venete di Po, imponendo dei rilasci dai laghi a favore del Po, in linea con quanto dichiarato l’8 giugno scorso dal segretario dell’autorità distrettuale del fiume Po-MiTE, Meuccio Berselli. Si prevede un passaggio perturbato sulle zone alpine e prealpine tra il 20 e 24 giugno, nella malaugurata ipotesi che l’evento non si verifichi, la stagione irrigua sarà irrimediabilmente compromessa”.

 

Allarme dalla Coldiretti

A lanciare l’allarme è anche Coldiretti Lombardia. “Nonostante le ultime precipitazioni il livello del Po è sceso al Ponte della Becca a livelli più bassi che a Ferragosto. La siccità  è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana e ha già determinato danni per oltre un miliardo a livello nazionale a seguito del calo delle produzioni agricole. Ad essere colpito  è infatti l’intero territorio dell’Italia, ma particolarmente grave è la situazione nella pianura padana dove per la mancanza di acqua – precisa la Coldiretti – è minacciata oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo.

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