12-03-2020 ore 17:30 | Economia - Mercati
di Giovanni Colombi

Covid19. Le attività che rimangono aperte e quelle che chiudono in base al nuovo decreto

Con il decreto del Presidente del Consiglio di ieri, 11 marzo, il governo ha sospeso su tutto il territorio nazionale per 14 giorni (fino al 25 marzo) le attività commerciali al dettaglio, le attività dei servizi di ristorazione e le attività inerenti i servizi alla persona.

 

Le vendite al dettaglio

Di seguito le attività che rimangono aperte, garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro: ipermercati, supermercati, discount di alimentari, minimercati ed altri esercizi non specializzati di alimentari vari. Per quanto riguarda il commercio sono consentite le vendite al dettaglio di:
- prodotti surgelati;
- in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici;
- prodotti alimentari, bevande e tabacco in esercizi specializzati (codici ateco: 47.2);
- carburante per autotrazione in esercizi specializzati;
- apparecchiature informatiche e per le telecomunicazioni (Ict) in esercizi specializzati (codice ateco: 47.4);

- ferramenta, vernici, vetro piano e materiale elettrico e termoidraulico;

- articoli igienico-sanitari;
- articoli per l'illuminazione;

- giornali, riviste e periodici;
- farmacie e altri esercizi specializzati di medicinali non soggetti a prescrizione medica;
- articoli medicali e ortopedici in esercizi specializzati;
- articoli di profumeria, prodotti per toletta e per l'igiene personale;
- piccoli animali domestici;
- materiale per ottica e fotografia;
- combustibile per uso domestico e per riscaldamento;
- saponi, detersivi, prodotti per la lucidatura e affini;
- qualsiasi tipo di prodotto effettuato via internet e televisione;

- qualsiasi tipo di prodotto per corrispondenza, radio, telefono;
- per mezzo di distributori automatici.

Ristorazione e servizi
Inoltre sono consentite le mense e del catering continuativo su base contrattuale, ristorazione con consegna a domicilio, l'apertura degli esercizi di somministrazione di alimenti e bevande posti nelle aree di servizio e rifornimento carburante situati lungo la rete stradale, autostradale e all’interno delle stazioni ferroviarie degli aeroporti. Sono garantiti i servizi bancari, finanziari, assicurativi e le attività del settore agricolo, zootecnico di trasformazione agro-alimentare comprese le filiere che ne forniscono beni e servizi. Possono operare le lavanderie e pulitura di articoli tessili e pelliccia, lavanderie industriali, tintorie e i servizi di pompe funebri e attività connesse.

 

Chi rimane chiuso

Sempre secondo il decreto, rimangono chiuse: tutte le altre attività commerciali al dettaglio, i mercati salvo le attività dirette alla vendita di soli generi alimentari, le attività dei servizi di ristorazione (bar, pub, ristoranti, gelaterie, pasticcerie) e le attività inerenti i servizi alla persona (parrucchieri, barbieri, estetisti).

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