Le Comunità energetiche rinnovabili del territorio cremasco stanno passando dalla fase progettuale a quella operativa: mentre i primi impianti di produzione di energia da fonti rinnovabili stanno già entrando in esercizio, sono oltre 250 gli impianti pubblici e privati in via di sviluppo che verranno inseriti all’interno delle Cer, segnando quindi l'avvio concreto di una nuova stagione di sostenibilità energetica per il territorio. Si tratta di una ulteriore conferma della lungimiranza e della concretezza di un progetto che offre già oggi opportunità economiche a cittadini, enti pubblici e imprese (a partire dal contributo Pnrr a fondo perduto per la realizzazione di nuovi impianti) e che, passo dopo passo, andrà a definire un nuovo modello energetico locale e partecipato. Un nuovo modo di fare e essere “comunità”. Un nuovo modello rispetto al quale l’Area omogenea cremasca si sta dimostrando ancora una volta terreno di avanguardia e innovazione.
Impianti: i primi numeri
L’andamento delle Comunità Energetiche del Cremasco e lo sviluppo puntuale dei progetti impiantistici sono stati recentemente analizzati, presso la sede di Consorzio informatica territorio, dagli otto presidenti delle Cer. Dal punto di vista produttivo, sono già 175 gli impianti fotovoltaici in sviluppo da parte di soggetti privati aderenti alle Cer (cittadini e piccole e medie imprese) che a tendere cominceranno a fornire energia alle 8 Comunità del territorio per un totale di quasi sei megawatt. Di questi, sono oltre un centinaio quelli per i quali sarà colta l’opportunità offerta dal Pnrr: la possibilità di beneficiare di un contributo a fondo perduto del 40 per cento per la realizzazione di nuovi impianti. Una grande opportunità, resa ancor più accessibile dalla recente estensione della platea dei beneficiari (tutti i cittadini e le imprese dei comuni sotto i 50.000 abitanti, non più sotto i 5.000 come in precedenza) e dalla proroga al 30 novembre del termine entro il quale presentare la domanda.
Nuovi fotovoltaici
Nel frattempo anche i Comuni fondatori, in collaborazione con Consorzio, stanno lavorando alla progettazione di loro nuovi fotovoltaici da installare sugli edifici comunali da inserire nelle Comunità Energetiche, potendo così partecipare anch’essi attivamente a bandi di finanziamento, sia regionali sia nazionali, per ottenere le risorse necessarie a espandere la rete di produzione locale. Gli impianti pubblici in sviluppo sono già 78, per una potenza complessiva totale di circa 4,5 megawatt. I progetti in sviluppo porteranno quindi una prima dotazione potenziale di impianti di produzione di energia elettrica alle Cer di circa dieci megawatt. l’Ad Bruno Garatti commenta: “con la nuova normativa contribuiscono a incentivare le Comunità Energetiche gli impianti nuovi o costruiti entro 150 giorni dalla data di entrata in vigore (24 gennaio 2024) del decreto del MASE n. 414. Questi numeri rappresentano quindi già un risultato importante, oltre ogni aspettativa, considerando che le Cer sono state costituite solo pochi mesi fa”. Prosegue nel frattempo l’attività associativa delle Comunità Energetiche. Sono ormai in via di definizione, sempre da parte dei consigli direttivi, anche i regolamenti operativi delle singole Cer.