11-06-2014 ore 12:11 | Economia - Aziende
di Andrea Galvani

Casale Cremasco, chiude lo stabilimento Danone, coinvolti 87 dipendenti. Sabato consiglio comunale straordinario

"Buongiorno, a seguito della forte riduzione dei consumi, Danone Italia annuncia il progetto di discontinuità della produzione per lo stabilimento di Casale Cremasco (Cremona)". Così si apre la nota stampa diffusa dalla Burson-Marsteller – che si occupa della comunicazione per conto del colosso alimentare. Una notizia ferale per l'economia cremasca.

 

Lavoratori all'oscuro

La notizia, anticipata ieri sera da Cremaonline, è rimbalzata su internet ed è cresciuta l'indignazione. La Digos è arrivata davanti ai cancelli dell'azienda stamattina alle 8, probabilmente tornerà alle 14, quando è in programma l'inizio del secondo turno. I lavoratori – completamente all'oscuro della vicenda - non hanno voluto rilasciare dichiarazioni, in attesa di raccogliere notizie fresche dai referenti sindacali, che stamattina alle 9 hanno incontrato i vertici aziendali. Attorno alle 10 Alberto Boninsegnioperations director dell'azienda - ha lasciato senza un fiato lo stabilimento e ha percorso a piedi il breve tratto che lo separava dal comune.

 

Bocche cucite

L'incontro col sindaco Antonio Grassi è durato poco meno di mezz'ora. Uscendo il director ha preferito lanciare lo sguardo all'esterno delle finestre spalancate per l'afa, verso la piazza del Comune, senza incrociare lo sguardo dei cronisti. Quindi, senza salutare nemmeno il personale del comune, ha inforcato gli occhiali da sole, s'è sistemato le cuffiette bianche ed è tornato da dove era venuto.

 

Il sindaco Antonio Grassi (foto © Cremaonline.it)

 

Consiglio comunale aperto

Al termine dell'incontro il sindaco s'è detto allibito: "ho ricevuto il signor Boninsegni che mi ha comunicato la notizia; è stato uno choc. Da quanto mi è stato riferito oggi è iniziata una procedura che porterà alla chiusura di tre stabilimenti della Danone. L'impianto di Casale Cremasco chiuderà il 15 luglio del 2015. Al momento sarebbero coinvolti 87 dipendenti". La risposta del Comune è stata immediata: "abbiamo convocato un consiglio comunale straordinario per sabato mattina alle 10. Faremo tutto quanto è nelle nostre possibilità per tutelare i lavoratori e l'occupazione a Casale".

 

Italia, Germania ed Ungheria

Oltre allo stabilimento cremasco chiuderanno le strutture di Hagenow, in Germania e di Budapest, in Ungheria; secondo l'azienda gli esuberi sarebbero rispettivamente 70 e 155. I volumi dei tre stabilimenti saranno riallocati in Belgio, Polonia, Germania e Francia per "migliorare l'utilizzo della base industriale e la competitività in Europa". Danone ha spiegato di voler attivare un piano di protezione sociale per i dipendenti in esubero che sarà implementato a metà 2015.

 

La riduzione dei consumi

Come spiega l'azienda in una nota ufficiale, "la decisione è stata presa a seguito delle difficili condizioni di mercato e della riduzione dei consumi. Danone Italia attuerà tutte le opzioni possibili per minimizzare gli impatti sui dipendenti. Danone Italia, in linea con la propria cultura, tradizione di dialogo e responsabilità sociale, discuterà e proporrà ai lavoratori una serie di soluzioni personalizzate che interessino un periodo di tempo adeguato, per minimizzare quanto più possibile l’impatto di questa decisione".

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