11-05-2022 ore 14:07 | Economia - Mercati
di Claudia Cerioli

Lombardia: decolla la manifattura anche se crescono i prezzi delle materie prime

La produzione industriale lombarda tiene, e lo fa bene. Il 2022 è iniziato con il piede giusto, nonostante la difficile congiuntura a livello internazionale. I risultati in crescita sono sostenuti dal forte portafoglio ordini, sia estero che nazionale, anche se l’inflazione – con l’aumento dei prezzi di materie prime ed energia – e la crisi geopolitica rappresentano dei fattori di freno per la capacità produttiva. Secondo i dati di Unioncamere Lombardia, nel periodo gennaio-marzo 2022, la produzione industriale lombarda è salita dell’1,8 per cento rispetto al trimestre precedente, mostrando un rallentamento dell’intensità della crescita. Fanno ancora da traino al recupero produttivo gli ordini esteri cresciuti del 4 per cento rispetto al trimestre precedente.

 

Cresce il settore moda

Crescono maggiormente in questo trimestre i settori del comparto moda (abbigliamento, pelli-calzature e tessile). Rimane alta l’attenzione sui prezzi per i rincari di beni energetici, delle materie prime e componenti varie. Rispetto al primo trimestre 2021 i prezzi delle materie prime sono cresciuti mediamente del 57,6 per cento per le imprese industriali e del 76,8 per cento per le artigiane. Persistono difficoltà di approvvigionamento con rallentamenti e interruzioni delle catene di fornitura. “I dati sono positivi - dichiara l’assessore Guido Guidesi - e di tenuta del nostro sistema manifatturiero pur registrando un rallentamento della crescita. Il ‘sistema Lombardo’ tiene e, lo fa, bene, affrontando anche fattori negativi di influenza esterna”.

 

Aziende più caute

“Per la produzione lombarda il quadro congiunturale di inizio 2022 è dinamico - ha affermato Gian Domenico Auricchio - ma in un contesto nuovo e difficile caratterizzato da forti rischi geopolitici e gravi ripercussioni su imprese e consumi. Per la maggior parte dei settori il problema non sembra essere la domanda, ma una capacità produttiva ostacolata da carenza di materiali e componenti e prezzi dell’energia crescenti. Gli imprenditori reagiscono a queste difficoltà con aspettative ancora positive per il prossimo trimestre, ma in netto peggioramento riflettendo le loro preoccupazioni.” Tuttavia, le aspettative delle aziende per il prossimo trimestre si fanno più caute.  Il fatturato a prezzi correnti dell’industria segna un buon risultato tendenziale (+19,1 per cento) e un incremento un trimestre precedente dell’1,7 per cento”.

 

Industria e occupazione

Va considerata la dinamica dei prezzi dei prodotti finiti, cresciuti del 10 per cento rispetto al trimestre precedente. I prezzi delle materie prime presentano una dinamica congiunturale in continuo e forte rialzo. Per l’industria, dai primi segnali d’incremento di fine 2020 (+2,1 per cento). L’artigianato mostra una dinamica simile passando dal +2,6 per cento di fine 2020 al +19,8 per cento del primo trimestre del nuovo anno. L’occupazione per l’industria presenta saldo positivo (+0,7 per cento) grazie a un maggior incremento del tasso d’ingresso e una stabilizzazione del tasso d’uscita.

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