Si è tenuta lunedì 7 aprile, presso la sala consiliare della provincia di Cremona, la seduta del Cantiere 3 – Rafforzamento della Fiera dell’Ats Io Ci CRedo. Il presidente della provincia, Roberto Mariani, ha aperto la seduta sottolineando l’importanza della Fiera di Cremona e come lo scopo del cantiere sia quello di rafforzare questo strumento di attrattività turistica per il territorio. Il team leader del cantiere, dedicato allo sviluppo strategico dell’esperienza fieristica sul territorio è Massimo De Bellis. “Nei prossimi incontri elaboreremo proposte operative che dovranno tradursi in azioni concrete, in vista dell’assise prevista per metà ottobre 2025, con l’obiettivo di generare ricadute di ampio respiro per tutto il territorio”, ha dichiarato Mariani.
Un punto di riferimento internazionale
Nel corso dell’incontro, De Bellis ha illustrato i principali numeri e le prospettive della Fiera di Cremona, sottolineando come la struttura sia oggi un punto di riferimento internazionale nei settori della zootecnia e della musica. “Siamo una realtà del territorio che ha voluto moltiplicare gli eventi, dando chiari segnali di apertura e collaborazione facendo diventare l’esperienza fieristica sempre più un’esperienza territoriale". Nel 2024, sono stati organizzati 43 eventi e 25 convegni e seminari, a testimonianza della vivacità e della varietà dell’offerta. "Tra gli eventi spiccano quelli musicali e agro-zootecnici legati all’innovazione, alla ricerca e alla tecnologia, ma il calendario è ricco di numerose altre iniziative nei settori, tra cui: Giappone, Lego, Cavallo, Giocattolo d'epoca, Pets, Comics e tanto altro. Quest'anno inoltre giungiamo all’ottantesimo anniversario della “Zootecniche Cremona International Exhibition”, che sarà celebrato proseguendo con il nuovo format iniziato nel 2021. Con MondoMusica invece saremo sempre di più la fiera della musica ricordando le nostre origini e comunque preservandole sempre”.
Sinergie e marketing collettivo
“La fiera oggi non è più solo un contenitore – ha sottolineato il direttore – ma uno strumento di marketing collettivo, dove il contributo di tutti gli attori è fondamentale per il consolidamento e la crescita. La sinergia con il territorio, il coinvolgimento di altre realtà e la collaborazione con altre fiere sono fondamentali”. Proseguono i contatti con altre realtà fieristiche per creare sinergie e collaborazioni, con l’obiettivo di creare un sistema fieristico più forte nelle sfide internazionali. Tra i nuovi settori strategici individuati per il territorio sono emersi anche la cosmesi e lo sport. “La Fiera è patrimonio del territorio e ha un grande potenziale – ha concluso De Bellis – alcuni eventi, se radicati nel territorio e sostenuti da realtà specializzate e flessibili, possono trasformarsi in esperienze diffuse, un po’ come accade nei ‘fuori salone’. A Cremona questo avviene già con CremonaMusica, ma può crescere ancora molto”.
Il dibattito con il territorio
Il presidente Mariani ha aperto il dibattito con i presenti in sala e con i partecipanti collegati da remoto. Tra gli interventi, quello di Massimiliano Falanga, direttore generale dell’Associazione Industriali Cremona, che ha ribadito come la Fiera debba rappresentare l’intera provincia: è stato sottolineato che la Fiera vive di manifestazioni e va quindi incentivata la partecipazione di eventi provenienti da tutto il territorio provinciale. Nelle sue conclusioni, il presidente Mariani ha invitato i comuni a vedere nella Fiera “un valore aggiunto a disposizione del territorio”. I numeri dell’indotto confermano ricadute significative anche al di fuori del capoluogo. Centrale, ha aggiunto, il tema della ricettività: “Le abitudini di chi viene a esporre e a visitare vanno comprese e intercettate. Se proponiamo un’offerta articolata, i visitatori si fermano. Il nostro è un turismo ricercato”.