11-02-2021 ore 14:21 | Economia - Mercati
di Giovanni Colombi

Cosmesi, in contrazione fatturato ed export. Ancorotti: "ci sono prospettive di ripresa"

I numeri che emergono dall’indagine congiunturale presentata dal Centro studi di Cosmetica Italia delineano l’impatto che la pandemia ha avuto sul settore. Secondo i dati preconsuntivi 2020, il fatturato globale del settore sfiora i 10,5 miliardi di euro con una contrazione del -12,8% rispetto al 2019; in calo anche i valori del mercato interno (-9,6%). Le esportazioni registrano un -16,5% e raggiungono un valore di oltre 4 miliardi di euro; si approssima invece agli 1,9 miliardi di euro il valore della bilancia commerciale. Per entrambi questi indicatori la cosmetica si classifica al terzo posto, tra i beni non food, nel confronto con settori contigui, dopo abbigliamento-moda e mobili.

 

In contrazione anche la distribuzione

I canali professionali, acconciatura (-28,5) ed estetica (-30,5%), risentono delle chiusure forzate del primo lockdown, oltre che – per l’estetica – delle ulteriori restrizioni per area geografica, con riferimento alle regioni in zona rossa. Pesanti contrazioni si registrano anche nelle vendite dirette (porta a porta e per corrispondenza) che chiudono l’anno a -30% rispetto al 2019; condizionata dalle nuove modalità di acquisto che hanno spostato i consumi verso altri canali, la profumeria raggiunge invece un -27%. Segnali di difficoltà arrivano anche dall’erboristeria, -26%, con andamenti diversi tra monomarca e punti vendita tradizionali. Farmacia e grande distribuzione sono invece i canali che, seppur con dati in contrazione, hanno contenuto i cali. La farmacia chiude infatti il 2020 con un trend attorno al -2,5%, analogamente alla grande distribuzione, anch’essa a -2,5%. Quest’ultima continua a rappresentare oltre il 41% dei consumi cosmetici.

 

E-commerce in crescita, terzismo in calo

Solo l’e-commerce mostra dati positivi: il suo valore raggiunge, secondo i dati preconsuntivi, i 700 milioni di euro (+42% rispetto al 2019), portando il retail digitale al quarto posto tra i canali di distribuzione con un peso del 7,4% sul totale mercato 2020. Infine, il fatturato del contoterzismo scende a 1.370 milioni di euro (-17,5%), condizionato dalla contrazione della domanda estera, tradizionale volano della crescita per i produttori terzisti italiani.

 

Le prospettive per il 2021

Come spiega il presidente di Cosmetica Italia, Renato Ancorotti, “le prospettive di ripresa per il 2021, seppur distanti dai valori del 2019, sono legate alla natura anticiclica del comparto. Il cosmetico è infatti un bene indispensabile, come la stessa pandemia ci ha ricordato. Lo scorso anno abbiamo assistito ad una accelerazione nel cambiamento dei modelli di comportamento, alla ridefinizione degli equilibri internazionali e all’evoluzione dell’organizzazione del lavoro e delle relazioni personali: fenomeni che verosimilmente si sarebbero concretizzati nel medio periodo. Le imprese sentono da un lato la spinta alla ripartenza, dall’altro hanno però bisogno di nuove e solide condizioni per potersi realizzare, accompagnate da un piano governativo capace di affiancarle, anche in termini di promozione del Made in Italy, sul piano dell’innovazione, della digitalizzazione e dello sviluppo sui mercati esteri”.

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