10-07-2021 ore 14:23 | confartigianato
di Giovanni Colombi

Confartigianato imprese Crema. Ripartono i contributi della "Nuova Sabatini"

“Il rifinanziamento della Nuova Sabatini recepisce le richieste della nostra Confederazione per valorizzare lo strumento di finanza agevolata più adatto a sostenere la crescita e la competitività delle nostre piccole imprese attraverso l’acquisto di nuovi beni strumentali. Ne apprezziamo anche la semplificazione delle procedure amministrative”. Questo il commento del presidente della Confartigianato Imprese Crema Pierpaolo Soffientini alla possibilità per le piccole e medie imprese di tornare a richiedere i contributi della “Nuova Sabatini” per l’acquisto/leasing di beni strumentali a sostegno degli investimenti produttivi (macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo, hardware, software e tecnologie digitali) introdotta dal decreto legge recante "Misure urgenti in materia fiscale, di tutela del lavoro, dei consumatori e di sostegno alle imprese" entrato in vigore lo scorso 30 giugno. Il provvedimento in questione, infatti, ha previsto un nuovo fondo con uno stanziamento di 425 milioni di euro. Il successivo Decreto del Direttore del Ministero dello Sviluppo Economico del 2 luglio 2021 ha quindi disposto, dalla stessa data, la riapertura dello sportello per la presentazione, da parte delle imprese, delle domande di accesso ai contributi alle banche o agli intermediari finanziari, prevedendo anche l’accoglimento delle prenotazioni pervenute nel mese di giugno 2021 e rimaste insoddisfatte per insufficienza delle risorse finanziarie.

 

Tipologia dell'agevolazione
Le agevolazioni consistono nella concessione da parte di banche e intermediari finanziari, di finanziamenti alle micro, piccole e medie imprese per sostenere gli investimenti previsti dalla misura, nonché di un contributo da parte del Ministero dello Sviluppo Economico rapportato agli interessi sui predetti finanziamenti. L’investimento può essere interamente coperto dal finanziamento bancario o leasing. Il finanziamento/leasing deve essere di durata non superiore a 5 anni; di importo compreso tra 20.000 euro e 4 milioni di euro ed interamente utilizzato per coprire gli investimenti ammissibili. Il contributo è determinato in misura pari al valore degli interessi calcolati, in via convenzionale, su un finanziamento della durata di cinque anni e di importo uguale all’investimento, ad un tasso d’interesse annuo pari al:

2,75% per gli investimenti ordinari;

3,575% per gli investimenti in tecnologie digitali e in sistemi di tracciamento e pesatura dei rifiuti (“industria 4.0”).

L’erogazione del contributo avviene da parte del Ministero alle imprese in un’unica soluzione indipendentemente dall’importo del finanziamento deliberato.

 

Beneficiari

Possono beneficiare dell’agevolazione le micro, piccole e medie imprese (PMI)che alla data di presentazione della domanda sono:

- regolarmente costituite e iscritte nel Registro delle imprese;

- sono nel pieno e libero esercizio o dei propri diritti, non sono in liquidazione volontaria o sottoposte a procedure concorsuali;

Sono ammessi tutti i settori produttivi.

 

Interventi ammissibili
La misura sostiene gli investimenti in macchinari, attrezzature, impianti, beni strumentali ad uso produttivo e hardware, nonché software e tecnologie digitali. I beni devono essere nuovi e riferiti alle immobilizzazioni materiali per:

– impianti e macchinari

– attrezzature industriali e commerciali

– “altri beni” ovvero spese classificabili nell’attivo dello stato patrimoniale alle voci B.II.2, B.II.3 e B.II.4 dell’articolo 2424 del codice civile

– software e tecnologie digitali.

Gli investimenti devono essere avviati successivamente alla presentazione della richiesta di agevolazione. Gli investimenti devono far riferimento ad una sola unità produttiva e soddisfare i seguenti requisiti:

autonomia funzionale dei beni, non essendo ammesso il finanziamento di componenti o parti di macchinari che non soddisfano tale requisito;

correlazione dei beni oggetto dell’agevolazione all’attività svolta dall’impresa.

Sono escluse le voci: terreni e fabbricati; beni usati o rigenerati; “immobilizzazioni in corso e acconti”. Sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico (MISE) è possibile trovare tutti gli approfondimenti e chiarimenti relativi a questa misura.

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