10-05-2025 ore 13:03 | Economia - Associazioni
di Giovanni Colombi

Confcommercio Cremona ha presentato Urban data. Badioni: ''un’opportunità strategica''

Ieri Confcommercio Provincia di Cremona ha incontrato i rappresentanti dei comuni di Cremona e Crema per dare il via a un percorso di collaborazione orientato allo sviluppo di politiche per il commercio locale più efficaci, sostenute dall’impiego delle tecnologie digitali e dell’analisi dei dati. Presenti al tavolo di lavoro il presidente di Confcommercio Provincia di Cremona Andrea Badioni, il vice presidente vicario Marco Stanga, il direttore generale Stefano Anceschi, il professore dell'Università Cattolica di Cremona Enrico Fabrizi, l’assessore al commercio del comune di Crema Franco Bordo, l’assessore al commercio del Comune di Cremona Luca Zanacchi, l’assessore al turismo del comune di Cremona Luca Burgazzi e per la Camera di commercio di Cremona-Mantova-Pavia e Ilaria Casadei dell’Ufficio attività promozionali.

 

Il progetto Urban data

Sviluppato nell’ambito del programma Cities di Confcommercio, mette a disposizione del territorio un nuovo strumento: una web-dashboard basata su dati di telefonia mobile che consente di analizzare in modo puntuale i flussi pedonali e le dinamiche commerciali nei principali assi urbani. L’obiettivo del progetto è restituire una fotografia dinamica delle città, per supportare, grazie alle elaborazioni fornite da Confcommercio Provincia di Cremona, la programmazione di eventi, campagne di marketing territoriale, scelte urbanistiche e politiche per la mobilità. “Conoscere i dati per costruire futuro” è il principio che guida questa iniziativa, che permetterà di incrociare dati, definire strategie condivise e monitorare gli impatti delle scelte compiute per il commercio e il turismo locale. Il progetto al momento è attivo su Cremona e Crema ma, su richiesta di altre amministrazioni o di enti territoriali, sarà attivabile in futuro su altre zone o a beneficio di enti e imprese che ne faranno richiesta.

 

Un esempio dei dati raccolti

Grazie alla dashboard del progetto è stato possibile raccogliere una serie di dati in merito ai flussi che hanno interessato le città di Cremona e Crema nel periodo che va dal 1° al 4 maggio. Il centro storico di Cremona ha accolto oltre 13.500 visitatori, offrendo uno spaccato interessante sulle dinamiche del turismo urbano. La maggior parte dei flussi proviene da territori vicini: il 39% dei visitatori è regionale, con una forte presenza da Brescia, Milano e Bergamo. Ma non mancano i turisti da fuori regione, 41% in totale, con Piacenza in testa, seguita da Parma e Torino. Significativo anche l’apporto del turismo internazionale, che rappresenta il 20% del totale, trainato soprattutto da Francia e Svizzera. La permanenza media in città è contenuta: quasi il 40% si ferma tra una e due ore, con picchi di presenza attorno alle 11 del mattino e alle 15 del pomeriggio. Un dato chiave: l’84% dei visitatori si trattiene per una sola giornata. Un’informazione utile per ripensare l’offerta cittadina in un’ottica di maggiore attrattività e permanenza, puntando su eventi, esperienze e servizi capaci di far vivere Cremona più a lungo. Per quanto riguarda Crema, nel weekend del 3 e 4 maggio, il centro storico ha registrato oltre 20.000 presenze, confermandosi come un polo attrattivo non solo per il territorio provinciale, ma anche per visitatori provenienti da tutta la Lombardia e dall’estero. Più della metà dei flussi arriva da comuni della provincia, a partire da Ripalta Cremasca, Pandino e Castelleone. A seguire, un consistente 23% proviene da altre zone della regione, con Lodi, Bergamo e Milano in testa. Ma la città attrae anche visitatori nazionali e internazionali: in particolare da Francia, Regno Unito e Stati Uniti. I picchi di presenza si registrano tra le 10 del mattino e le 16 del pomeriggio, a conferma di una fruizione prevalentemente diurna e concentrata in poche ore. Infatti, per il 44% dei visitatori la permanenza è inferiore alle due ore. Un dato che offre uno spunto prezioso per ripensare l’offerta commerciale e culturale, con l’obiettivo di allungare i tempi di permanenza e incentivare il ritorno.

 

I dati sono la chiave per leggere il presente e costruire il futuro

Come spiegato da Anceschi, “fino ad oggi, la valutazione dei flussi nei centri storici era principalmente qualitativa: ci si basava su impressioni, sensazioni o, nel migliore dei casi, su dati superati. Ora, grazie agli Urban Data, possiamo contare su numeri aggiornati, elaborati a partire dai segnali delle celle telefoniche e disponibili entro 24 ore. Un salto di qualità importante. Abbiamo la possibilità di leggere i flussi suddivisi per cluster, per tipologia di visitatori e per provenienza, sia provinciale che regionale, nazionale o internazionale, offrendo così una base solida per analisi più approfondite, utili sia alle imprese che alle istituzioni. Con questi dati sarà possibile pianificare azioni mirate, programmare iniziative, gestire i flussi in maniera più efficiente. Si tratta di un servizio prezioso per il commercio di vicinato e per l’intero sistema ricettivo di Cremona e Crema. Confcommercio Provincia di Cremona è pronta a mettere a disposizione questa ricchezza informativa, e siamo certi che sarà uno strumento apprezzato tanto dagli imprenditori quanto dai rappresentanti delle amministrazioni locali”. Badioni ha sottolineato come “i dati sono la chiave per leggere il presente e costruire il futuro. Oggi, più che mai, abbiamo bisogno di strumenti concreti per prendere decisioni consapevoli e rapide. L’accesso agli Urban Data rappresenta per noi un’opportunità strategica: significa trasformare intuizioni in azioni, e rendere più efficaci le politiche per il commercio e per la vivibilità dei nostri centri urbani. Con questo progetto, Confcommercio Provincia di Cremona si conferma non solo come rappresentanza delle imprese, ma anche come interlocutore capace di offrire soluzioni. Mettiamo a disposizione delle amministrazioni e degli operatori del territorio nostre elaborazioni, basate su dati certi, per orientare decisioni concrete, tempestive ed efficaci. Perché il futuro si costruisce con la conoscenza, e la conoscenza nasce dai dati”.

 

Il progetto nazionale Cities

Si tratta del progetto di Confcommercio dedicato alla valorizzazione dei centri urbani e al contrasto della desertificazione commerciale. Nato per rafforzare le economie di prossimità e promuovere un modello di sviluppo urbano basato su sostenibilità, comunità e identità, Cities propone un insieme di azioni concrete elaborate in sinergia con le associazioni territoriali. L’iniziativa si articola attorno a cinque ambiti strategici: la rigenerazione degli spazi pubblici e dei quartieri attraverso il coinvolgimento attivo delle imprese locali; la promozione di una mobilità e logistica sostenibili al servizio della prossimità; la definizione di patti locali per la riapertura dei negozi sfitti; la costruzione di una governance urbana partecipata e condivisa; lo sviluppo di politiche per il commercio locale supportate dall’utilizzo di tecnologie digitali e strumenti di analisi avanzata.