Intelligenza artificiale, personal branding, conoscenza delle lingue straniere, problem solving e la possibilità di conciliazione tra la vita lavorativa e quella privata. Sembrano essere queste le caratteristiche più importanti per il lavoro del futuro secondo i giovani cremonesi. Il settore lavoro e formazione della provincia di Cremona ha realizzato nel 2024 un laboratorio rivolto alle scuole, ai centri di formazione professione e alle istituzioni del territorio. Gli studenti di cinque classi quarte e quinte, il 9 maggio, hanno raccolto le proprie idee, opinioni e percezioni a partire dalla domanda chiave: “Quali sono secondo voi le risorse più importanti per il lavoro di domani?”.
Come è stata svolta la ricerca
L’incontro è stato anche un’occasione per provare a dar voce agli studenti, ossia a chi spesso viene considerato solo come destinatario passivo di questi dati e non come soggetto che contribuisce attivamente con le proprie scelte a determinare il funzionamento del mercato del lavoro e dell’offerta formativa sul territorio provinciale. “Tra occupazione e occupabilità: quali sono le risorse più importanti per il lavoro di domani?”, questa domanda è stata posta a 78 giovani. Al fine di rispondere è stata messa a disposizione di ciascuno una mappa di parole, tra cui sceglierne tre ed eventualmente aggiungerne altre se lo si riteneva opportuno. L’idea da cui si è partiti è stata quella di invitare gli alunni a riflettere sul legame che, in ogni mercato del lavoro, si sviluppa tra la domanda delle imprese e i posti di lavoro disponibili e la capacità delle persone di trovare un impiego e di mantenerlo investendo su di sé e sulle proprie competenze, potenziando la propria occupabilità.
Intelligenza artificiale e personal branding
Come si poteva immaginare, il dibattito intenso di questi tempi intorno alle potenzialità e ai rischi dell’intelligenza artificiale non poteva non avere un impatto anche sull’immaginario dei giovani, che infatti hanno segnalato la padronanza delle competenze digitali e delle tecnologie tra le risorse più importanti per accedere al mercato del lavoro e per ambire alle posizioni lavorative più qualificate. È diffusa tra i giovani la percezione che questa sia una risorsa trasversale, indispensabile a prescindere dalla professione che sceglieranno di intraprendere. Il digitale è il mondo in cui sono immersi e dal digitale passano anche altre risorse e competenze tra le più cliccate, come ad esempio il networking e la flessibilità. Nel primo caso, gli studenti hanno mostrato consapevolezza di quanto sia importante la capacità di costruire e mantenere relazioni e conoscenze con altre persone che possono aprire nuove opportunità. Saper usare bene il web e i suoi strumenti è il canale privilegiato per fare networking ma ciò che sembra interiorizzato in questa generazione di giovani è la consapevolezza dell’importanza di sapersi promuovere, saper comunicare a un potenziale datore di lavoro ciò che si vuole far conoscere di sé e delle proprie capacità, comunemente chiamato personal branding.
Lingue straniere, flessibilità e soft skills
La competenza comunicativa e la conoscenza delle lingue straniere e della lingua italiana - quest’ultimo aspetto soprattutto per gli studenti stranieri - sono considerate risorse altrettanto importanti e trasversali per il lavoro del futuro. Per quanto riguarda, invece, la parola “flessibilità”, se per le generazioni passate rappresentava un rischio più che un’opportunità, poiché associato spesso a impieghi precari e non garantiti, per questa generazione sembra assumere una connotazione più positiva, anche se con sfumature di significato differenti rispetto a quelle codificate nei dizionari e condivise nel mondo degli adulti. Tra i giovani che hanno scelto questa opzione sembra prevalere di più la percezione che sia un termine che rimanda all’opportunità di lavorare con modalità e tempi flessibili, che consentano una maggiore conciliazione tra impegni di lavoro e vita privata, tema che si è peraltro imposto anche all’attenzione dei partecipanti al secondo incontro di novembre. Infine, tra le soft skills più citate dagli studenti troviamo il problem solving, la collaborazione, la capacità di imparare ad imparare e la creatività, tutte competenze che nell’immaginario dei giovani saranno importanti per il lavoro di domani, probabilmente perché sono già risorse che stanno sperimentando oggi, nella scuola e nella società in cui vivono.