


Al convegno di Milano ‘Tutto food’ ha partecipato anche una folta delegazione di agricoltori di Coldiretti Cremona con i dirigenti. Dopo la carne e il pesce in provetta arriva anche il latte sintetico con Israele che si appresta a diventare uno dei primi paesi al mondo a vendere veri e propri prodotti lattiero caseari senza mucche. E’ l’allarme sottolineato da Coldiretti e Filiera Italia che a Tuttofood hanno lanciato con Assica, Assolatte, Unaitalia e Assocarni la prima alleanza contro l’assalto del cibo sintetico alle tavole mondiali e a comparti strategici del vero Made in Italy agroalimentare, dalla carne ai salumi, dal latte ai formaggi, in occasione del convegno su “I rischi del cibo sintetico” nell’ambito della più importante fiera dell’agroalimentare in Italia a Milano. Un pericolo per la sopravvivenza della Fattoria Italia che vale oggi 55 miliardi di euro e rappresenta uno dei fiori all'occhiello del tricolore a tavola. Ma anche una novità che viene nettamente bocciata dagli italiani con il 72 per cento dei cittadini che non mangerebbe la carne sintetica ottenuta in laboratorio e solo il 18 per cento la proverebbe mentre il 10 per cento non sa e ha quindi bisogno di più informazioni, secondo l’indagine Tecnè.
Mezzo milione di firme raccolte
“Stiamo difendendo il futuro dei nostri figli e del mondo, è giusto mettere la qualità al centro del cibo che mangiamo – ha dichiarato nel suo intervento il ministro dell’agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida -. Sul cibo artificiale abbiamo avviato un percorso trasparente che è iniziato con la raccolta di firme della Coldiretti”. “Pensare di sostituire con un procedimento di laboratorio il legame tra il cibo che mangiamo e la terra è un atto gravissimo: non è questo il cibo del futuro che vogliamo – ha spiegato Luigi Scordamaglia amministratore delegato Filiera Italia. Per questo Coldiretti ha già raccolto oltre mezzo milione le firme a sostegno della legge per fermare i cibi sintetici in assenza di adeguate garanzie dal punto di vista della sicurezza alimentare ed ambientale. Una mobilitazione che ha raccolto un consenso trasversale: dal premier e leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni al presidente del Partito Democratico Stefano Bonaccini, dal vicepremier Antonio Tajani di Forza Italia al vicepremier Matteo Salvini della Lega, dal leader di Azione Carlo Calenda al capo politico di Noi Moderati Maurizio Lupi fino a capogruppo del Movimento cinque Stelle al Senato Stefano Patuanelli e tantissimi parlamentari. Anche duemila comuni hanno deliberato a sostegno della proposta di Coldiretti spesso all’unanimità, insieme a regioni di ogni colore politico ed esponenti di ogni schieramento.