08-06-2021 ore 16:39 | Economia - Sindacati
di Denise Nosotti

Fials: 'in Italia sono 66 mila i precari nella sanità. Tanti scelgono di trasferirsi all'estero’

La Fials, federazione italiana autonomie locali e sanità torna sull’argomento legato ai contratti dei precari che operano nel settore sanitario. Giuseppe Carbone, segretario nazionale Fials illustra alcuni dati. “Sono oltre 66 mila i precari, certificati dalla corte dei conti, che ha calcolato solo 17.151 tempi indeterminati assegnati a medici, infermieri e altre professioni sanitarie su un totale di 83.180 assunti per l'emergenza.  Su 31.990 unità di personale infermieristico assunto, 8.757 sono a tempo indeterminato, e su 21.414 medici solo 1.350. Stessa scena per quanto riguarda le altre professioni sanitarie, che vedono 7.044 assunzioni vere a fronte dei 29.776 reclutamenti per la pandemia”. Secondo la corte dei conti: nel nord ovest su 7.032 infermieri reclutati per la pandemia, ci sono 1.144 tempi indeterminati; il nord est ha assunto in modo definitivo 3.370 infermieri su 7.567; mentre il centro Italia ha reclutato 6.756 di cui 3.548 tempi indeterminati. Anche i dati delle altre professioni sanitarie seguono un andamento similare e non incoraggiano affatto: nel nord ovest il rapporto tra assunti a tempo e stabilizzati è di 7.666 a 405, nel nord est di 5.381 a 2.119, e nelle regioni centrali di 5.403 a 1.953.

 

Fuga all’estero

“È chiaro - osserva il segretario generale Fials - che i giovani italiani se ne vadano all'estero e che nel paese cresca la denatalità. Sono stati creati posti di lavoro senza futuro. Non possiamo permetterci di perdere il patrimonio di esperienza e professionalità costituito da decine di migliaia di precari tra infermieri, oss, tecnici, professionisti, ostetriche, personale amministrativo e di assistenza, indispensabile per mandare avanti i servizi alla salute e realizzare l'ambizioso disegno del Pnrr. Soprattutto trovo inappropriato che si vedano negata qualunque certezza dopo oltre un anno di trincea”. L’appello della Fials, dunque, è che vengano completate le ricognizioni non ancora effettuate dei necessari fabbisogni di personale nelle aziende ospedaliere e sanitarie  anche tenendo conto dei pensionamenti che si prevedono per l'anno in corso. Occorrono stime con il più davanti per rafforzare il Ssn e rispondere alla domanda di sicurezza dei cittadini che tutti consideriamo ineludibile.

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