07-11-2021 ore 14:45 | Economia - Associazioni
di Denise Nosotti

Federauto: De Lorenzi: 'il futuro è legato ai veicoli elettrici a impatto zero sull'ambiente'

Il Covid sembra aver allentato la sua presa. Si tenta di ritornare alla normalità, con tutte le precauzioni. Le attività commerciali stanno piano piano riprendendo quota. Tuttavia ci sono dei settori che faticano ancora a riprendersi e che stanno pagando ancora lo scotto della crisi economica di questi anni. Parliamo del settore automobilistico. Cesare De Lorenzi presidente Federauto di Confcommercio fa un bilancio sull'andamento del settore.  “Non è certo uno dei periodi migliori. Ma l’orizzonte non appare così cupo come lo tratteggiano i soli dati relativi alle immatricolazioni. Perché, nel volume complessivo delle vendite occorre inserire anche i contratti di acquisto già sottoscritti da clienti che stanno aspettando la consegna del loro nuovo veicolo. Purtroppo, come abbiamo più volte evidenziato, la strozzatura nelle forniture di componentistica elettronica - su scala planetaria sta - mettendo in ginocchio la filiera produttiva e, inevitabilmente, anche quella distributiva. Con la conseguenza che i tempi di attesa sono particolarmente lunghi, soprattutto per alcuni modelli”.

 

Si pensa all’ambiente

La questione non è dunque solo relativa all’Italia, ma è su scala europea se non mondiale. “Abbiamo più volte auspicato una strategia comune dell’Unione Europea, con azioni che possano quantomeno limitare la dipendenza dai chip aisatici. Trainante è una rinnovata sensibilità sui temi dell’ambiente e della mobilità sostenibile. Ugualmente importante, per questa ragione, è il mantenimento degli incentivi per il rinnovamento del parco auto circolante, che spingono ad acquistare anche se il mezzo non è immediatamente disponibile. Come Federauto abbiamo apprezzato il rifinanziamento del fondo automotive, destinato ad agevolare, in questa ultima parte dell’anno, gli acquisti non solo dei veicoli elettrici e ibridi plug-in, ma anche dei mezzi commerciali, delle auto tradizionali di ultima generazione, oltre alle vetture usate purchè almeno con classe di emissione Euro 6. Risorse che – in tempi rapidissimi – sono state (quasi) esaurite e che sarebbe comunque opportuno ripristinare”.

 

Il futuro è nei veicoli elettrici

Sempre in tema ambientale dichiara: “se, da un lato, imprese e consumatori manifestano sempre maggiore interesse per le tematiche ambientali e conseguentemente una più ampia propensione per l’acquisto di veicoli a basse o zero emissioni, dall’altro c’è bisogno di garantire continuità e stabilità delle risorse impiegate. Auspichiamo un piano triennale volto ad accelerare la diffusione delle alimentazioni elettriche, senza tralasciare il contributo positivo dato dalle tecnologie all’avanguardia dei motori termici per l’abbattimento delle emissioni. Questa transizione ecologica deve essere (o continuare ad essere) accessibile a tutti. Un modo efficace di costruire un futuro collettivo e non solo del nostro comparto”.

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