07-10-2021 ore 14:28 | polocosmesi
di Lisa Dansi

Vola lo Skincare. Si confermano alcuni trend nella beauty routine emersi durante il Covid

La categoria del “Cura Viso Donna” cresce di importanza all’interno del mercato personal care e arriva a rappresentare il 22% dell’intero giro d’affari. È questo, in sintesi, ciò che emerge dagli ultimi dati resi noti da Nielsen IQ, leader nelle ricerche di mercato per il mass market. Considerando la prima metà dell’anno, la crescita a valore è del +4,6% per un giro d’affari di 383 milioni di euro (contro i 366 milioni del 2020). Un dato che conferma quanto già emerso lo scorso anno durante la pandemia: una maggior attenzione alla cura del viso con un focus sui prodotti mask-proof e le formule clean e un cambiamento nella beauty routine per quanto riguarda la pulizia viso, dove il fai-da-te viene preferito nella maggior parte dei casi ai centri specializzati di estetica. “In termini di confezioni vendute, si registra una crescita più contenuta con un trend del +2.5% per un totale di 88 milioni di confezioni vendute rispetto a 85 milioni dell’anno precedente. La minor crescita del trend delle confezioni è influenzata da un aumento dei prezzi medi del +2.1% che interessa soprattutto i prodotti di Pulizia viso e, in particolare, gli struccanti occhi e il latte detergente. In crescita anche la pressione promozionale”, spiega Francesco Aruta, Customer Success Nielsen IQ.

 

Crema viso: sieri, filler, contorno occhi e maschere ancora in crescita

I due segmenti – Creme Viso e Pulizia Viso - presentano delle differenze sia in termini di venduto, che nell’andamento dei prezzi e delle promozioni: “Mentre le Creme Viso riportano un trend positivo delle vendite a valore del +8.0% pari a 248 milioni di euro e le confezioni vendute crescono del +12.1% (pari a 39 milioni di pezzi venduti), i prodotti per la Pulizia Viso sono una flessione sia a valore (-1.1% con un fatturato di 135 milioni di euro), sia in termini di confezioni (-4.1% con 49 milioni di pezzi venduti). I prezzi medi sono in aumento del +3.1%”. Tra i prodotti appartenenti al segmento Creme Viso si segnala un lieve calo degli antirughe, che rappresentano circa il 27% del giro d’affari dell’intera categoria, e delle creme idratanti/nutrienti (rispettivamente -0.9% e 0.7% a valore), mentre sono in forte crescita i filler/sieri (+40.8%), i prodotti per il contorno occhi (+15.5%) e le maschere trattanti (+73.6%). Nel segmento Pulizia Viso, invece, si registra un calo a valore delle salviette e delle spugne detergenti (-19.2%), mentre sono in crescita i prodotti esfolianti (+18.1%) e i cerotti per la pulizia (+84.9%).

 

Tra i canali volano gli “specialisti” e i discount

La crescita della categoria Cura Viso Donna si riflette lungo tutto lo Stivale e, in particolare modo nel Sud Italia, che pur rappresentando “solo” il 18,9% del mercato registra un +6,8% a valore. Sul fronte dei canali il ruolo principale è svolto dagli Specialisti, negozi che vendono principalmente prodotti per la cura della casa e della persona: con un fatturato di 177 milioni di euro , in crescita del +11.1%, rappresentano quasi il 50% del fatturato dell’intera categoria. Seguono gli Ipermercati, che rappresentano un quarto delle vendite a valore del personal care. Il canale fa registrare trend negativi sia valore (-1.4%) che sulle confezioni vendute (-5.5%). In lieve flessione anche i Supermercati, che veicolano il 19.3% del fatturato del Cura Viso. “Per quanto riguarda gli Specialisti osserviamo un significativo aumento delle confezioni vendute (+8,6%), una crescita dei prezzi medi del +2,3% e anche della pressione promozionale, che ormai interessa circa un terzo dei prodotti. Nel caso degli Ipermercati e dei Supermercati possiamo dire che il calo è riconducibile soprattutto alla flessione del segmento Pulizia Viso, che diminuisce significativamente sia a valore che in termini di pezzi venduti. Un discorso a parte meritano i Discount. Anche se rappresentano solo il 6% del totale della categoria, con le loro ottime performance si confermano tra i canali distributivi più dinamici del mass market”.

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