06-08-2015 ore 21:06 | Economia - Aziende
di Andrea Galvani

Bagnolo Cremasco. Cinque aziende interessate alla Koch Heat Transfer. Stamattina nuovo incontro coi sindacati

Prosegue anche ad agosto la vertenza Koch. Stamattina alle 10 i sindacalisti della Fiom Cgil e Fim Cisl, Massimiliano Bosio e Giovanna Gaudenzi hanno incontrato l'avvocato Pavone e l'amministratore delegato Giovanni Chisari presso lo stabilimento di Bagnolo Cremasco. La novità principale riguarda i possibili acquirenti: la multinazionale statunitense ha confermato che al momento si sono fatti avanti 5 gruppi, italiani e stranieri, tra i quali un paio di altissimo livello.

 

Emissari stranieri

I nomi sono ancora riservati ma è certo che la settimana prossima emissari di un gruppo straniero saranno accolti dalla proprietà americana direttamente a Bagnolo Cremasco: oltre a visitare lo stabilimento avranno così modo di toccare con mano la qualità dei prodotti. A settembre sarà la volta degli interlocutori italiani. Descritti come tra i “più potenti gruppi” dello stesso settore nel quale opera la Koch Heat Transfer, dovrebbero offrire garanzie dal punto di vista occupazionale.

 

I dipendenti

Nonostante le rassicurazioni sulla vendita, secondo i sindacati, lavoratori e azienda rimangono distanti. La base di partenza è questa: la Koch ha annunciato la chiusura e l'apertura della procedura di mobilità per 113 persone, 114 con l'amministratore delegato, ai quali vanno ad aggiungersi altre decine di persone dell'indotto. Stamattina è stato confermato il fatto che un paio di lavoratori, impiegati di alto livello, verranno ricollocati in altra sede, probabilmente in Europa, mentre una terza persona troverà posto negli Stati Uniti. La Koch ha confermato la possibilità di ricollocare altre 10 persone, impiegati ed operai specializzati, presso altre società del gruppo: 3 o 4 dovrebbero essere trasferite a Vimercate, gli altri all'estero, fatto questo che complica la possibilità che la proposta venga accettata.


Incentivi

Per quanto riguarda l'aspetto economico, l'azienda ha proposto un metodo di elargizione dell'incentivo che, con qualche ritocco, potrebbe essere accolto dai sindacati e dai lavoratori. Al momento è suddiviso in tre filoni: il primo legato all'anzianità di servizio, l'altro alla permanenza della procedura di mobilità, il terzo alla realizzazione delle commesse. Complessivamente le parti sono molto molto distanti, la differenza tra richiesta e offerta è molto grande. Ascoltata la proposta aziendale, i lavoratori in assemblea hanno definito una controfferta. Il nuovo incontro è fissato per martedì 25 agosto: pur apprezzando la volontà di proseguire una trattativa, per quella data i lavoratori si aspettano risposte concrete.