Secondo Paolo Beltrami, presidente di Ance Cremona, “è giusto il rispetto delle misure di prevenzione sanitaria, ma coniugandole con un ritorno alla normalità e scongiurando il panico generalizzato che sta bloccando il settore delle costruzioni italiano in casa e in tutto il mondo e di conseguenza l’intera economia del Paese. Stiamo mettendo in campo tutti i nostri sforzi per tutelare la salute dei lavoratori, ma dal territorio le imprese ci stanno segnalando situazioni paradossali e blocchi generalizzati anche al di fuori della zona rossa e della zona gialla”.
Provvedimenti strutturali
Come sottolinea Beltrami “questo ulteriore blocco dell’attività si va ad aggiungere a 11 anni di crisi e all’assenza di misure organiche per far ripartire concretamente il settore come chiediamo da tempo: tutti a parole dicono di voler fare qualcosa per rilanciare l’economia e l’edilizia e poi invece vengono introdotte misure che ancora una volta affliggono le imprese con maggiori oneri e adempimenti burocratici. Occorre dunque agire immediatamente con un pacchetto di misure urgenti a sostegno delle imprese e dei territori più colpiti, ma anche con provvedimenti strutturali immediatamente operativi necessari per rimettere in moto il Paese, a cominciare da una grande opera di semplificazione delle procedure”.
Misure di sostegno
Al riguardo Ance ha redatto un documento indirizzato a Regione Lombardia “affinché si faccia portavoce, nei confronti del Governo, delle richieste di questo settore economico per inserire nei decreti , emanati d’urgenza in questi giorni di emergenza sanitaria, delle misure fiscali, tributarie, di sostegno alle imprese ed ai lavoratori, misure di cassa integrazione ordinaria, in deroga e straordinaria. L’emergenza del Covid-19 – conclude Beltrami - deve essere inquadrata come “causa di forza maggiore” e tale specifica permetterebbe di evitare che eventuali ritardi nell’esecuzione dei contratti di lavori pubblici/privati, direttamente o indirettamente collegati alla situazione emergenziale, siano imputabili agli operatori economici”.