05-09-2020 ore 14:25 | confartigianato
di Giovanni Colombi

Confartigianato imprese Crema, il Decreto "Agosto" per il sostegno dell'economia

Lo scorso 14 agosto è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il Decreto Legge “Agosto”. Il provvedimento, si colloca nel solco dei precedenti decreti legge adottati per contrastare gli effetti sull’economia della pandemia Covid19 (Cura-Italia, Liquidità, Rilancio, Semplificazioni). “Il Decreto ‘Agosto’ contiene diverse misure positive per le piccole imprese. – ha dichiarato il presidente della Confartigianato imprese Crema Pierpaolo Soffientini – alcune di carattere generale altre specifiche per categorie”.

 

La proroga dei versamenti

In materia fiscale, in particolare la proroga dei versamenti sospesi nei mesi di marzo, aprile e maggio 2020 in materia di Iva, Inps e contributi per i dipendenti, con la possibilità di effettuare il 50% degli stessi in 24 rate mensili a decorrere dal gennaio 2021; e la possibilità di effettuare i versamenti del secondo acconto di novembre 2020 entro il 30 aprile 2021 per i soggetti che applicano gli Isa (Indici sintetici di affidabilità) e che presentano un calo di fatturato. Sarebbe, tuttavia, stata auspicabile anche la proroga dei versamenti delle dichiarazioni fiscali previste per il 20 agosto. In relazione a questi scadenze Confartigianato si sta adoperando affinché, in sede di conversione del decreto legge, possano essere eliminate, o quantomeno ridotte, le sanzioni applicabili.

 

Il pacchetto lavoro

Altrettanto rilevante è il “pacchetto lavoro” contenuto nel decreto, a partire dal rifinanziamento per 500 milioni di euro delle risorse per Fsba (Fondo di solidarietà bilaterale per l’Artigianato), a garanzia dell’integrale copertura delle prestazioni erogate da FSBA fino al 12 luglio 2020. Per proseguire con la proroga della cassa integrazione, ordinaria e in deroga, con un rifinanziamento per un totale di 1.600 milioni e per un nuovo periodo di 18 settimane per i Fondi di solidarietà alternativi, tra cui appunto anche Fsba. Non mancano, inoltre, le disposizioni di proroga o di rifinanziamento di misure che potrebbero, se ben utilizzate, contribuire alla ripresa economica come, ad esempio, quelle relative alla messa in sicurezza di edifici degli enti locali, di scuole di province e città metropolitane, per le piccole opere e per la rigenerazione urbana.

 

 

Semplificare i processi amministrativi

“Queste misure potranno sviluppare realmente il loro potenziale positivo – ha commentato il presidente Soffientini – soltanto se saranno accompagnate da un’ulteriore semplificazione e velocizzazione dei processi amministrativi e delle regole sugli appalti, soprattutto valorizzando la prossimità territoriale e il cosiddetto ‘kilometro 0”. Così come altrettanto importanti sono da considerare il rifinanziamento della Nuova Sabatini e del Fondo centrale di Garanzia. Sono state, infine, incrementate di 20 milioni di euro – per il solo 2020 per i Caf e a decorrere dal 2020 per i Patronati – le risorse per il finanziamento delle attività dei Centri di Assistenza Fiscale e dei Patronati, strutture che svolgono un’importante funzione sociale, a titolo gratuito per quanto riguarda i Patronati, a favore soprattutto delle fasce sociali più deboli che necessitano delle maggiori tutele e assistenze.

 

Servono le riforme strutturali

“Con questi ultimi 25 miliardi, il Governo ha finora messo in campo 100 miliardi di euro per contrastare gli effetti della pandemia. – ha concluso il massimo rappresentante della Confartigianato Crema – Ora però per produrre effetti concreti sulla nostra economia bisogna uscire dalla logica dell’emergenza e imboccare finalmente la strada delle riforme strutturali necessarie per affrontare i problemi preesistenti alla crisi scatenata dalla pandemia e rimettere in moto lo sviluppo del Paese. Le risorse messe finora in campo non hanno ancora prodotto gli effetti sperati sul mondo produttivo. La sfida è quella di creare le migliori condizioni affinché le nostre imprese possano utilizzare al meglio queste risorse, e che anche le risorse che auspicabilmente saranno immesse nel circuito economico grazie al Recovery Fund possano rappresentare quel volano di sviluppo per il Paese ormai non più procrastinabile. Così come sarebbe auspicabile che venisse presa in considerazione la possibilità di attingere ai 36/37 miliardi disponibili praticamente subito attraverso il Mes”.

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